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Dettagli

2019
Tascabile
352 p., Brossura
9788865596616

Descrizione

Quattro amici guardano in televisione la finale dei Mondiali di calcio del 1998.

«Eshkol Nevo è una voce fondamentale della giovane narrativa israeliana, forse il più vicino a David Grossman per la capacità di raccontare il rapporto sottile che esiste tra le vite individuali e la storia collettiva»Nouvel Observateur

«Ironico e disincantato, Eshkol Nevo è uno dei nuovi e controversi autori che arrivano oggi da Israele»D, la Repubblica delle donne

«Era dalle Avventure della ragazza cattiva di Vargas Llosa che non mi divertivo tanto, e che non m’intenerivo così per la causa di un personaggio»Alessandro Piperno, Corriere della Sera

Non hanno ancora trent'anni, e hanno condiviso la giovinezza, gli studi, l'esercito, le avventure, i sogni e le difficoltà, le speranze e gli amori. Sono uniti da un legame intenso, dal bisogno profondo di parlare e di confrontarsi su tutto, senza vergogna, affrontando le lacrime e la gioia, la vita in ogni suo aspetto. Yuval, il narratore, ha un animo buono e una spartana educazione anglosassone; Churchill è un egoista irresponsabile ma trascinante, ed è il fondatore della loro gang dai tempi del liceo. Ofir vive di parole e brucia ogni giorno la sua creatività in un ufficio pubblicitario. Amichai vende polizze mediche ai malati di cuore, è già sposato e ha due figlie. Durante la partita Amichai ha un'idea: perché non scrivere su un foglietto i propri desideri, i sogni per gli anni a venire, per poi attendere la prossima finale della coppa del mondo e vedere se si sono realizzati? Quel giorno in cui sta per scrivere il suo bigliettino Yuval ha da poco incontrato Yaara, e sa già che è la donna della sua vita. Nel bigliettino dei desideri Yuval scrive: "Ai prossimi Mondiali voglio stare ancora con Yaara. Ai prossimi Mondiali voglio essere sposato con Yaara. Ai prossimi Mondiali voglio avere un figlio da Yaara. Possibilmente una figlia". Il suo destino, e quello dei suoi amici, è pronto a mettersi in moto.

Valutazioni e recensioni

4,5/5
Recensioni: 4/5
(37)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

Avevo aspettative molto alte viste anche le recensioni lette su questo romanzo di formazione tanto famoso. Purtroppo, se non fosse stato per il finale (intendo proprio solo l'ultimo capitolo) che è bellezza estrema, il libro per me non sarebbe andato oltre le due stelle. Proprio il linguaggio, che vedo essere l'elemento più elogiato, per me è stato il punto più debole. Ho trovato pochissimi passaggi poetici e ben descritti, l'autore riporta tutti i discorsi senza inserire quasi mai dialoghi, oppure i dialoghi iniziano e poi continua con dei noiosissimi "allora io ho risposto che....e lui mi ha detto che...e io gli ridetto che...". Mi sembra una scrittura faticosa, oltre che infantile. Il personaggio principale a me non ha ispirato questa grande simpatia: sicuramente sensibile, ma troppo inetto, rinchiuso com'è nella sua passività e nei suoi contorti pensieri ossessivi. Ofir e Churchill risultano molto stereotipati (anche se le pagine finali, messe in bocca proprio a Churchill, sono le più poetiche) nonchè Yaara che diventa presto il prototipo di donna insopportabile che ovviamente sta dietro al "bad boy" della storia. La storia, per com'era stata pensata e strutturata, partendo dai desideri scritti sui bigliettini in occasione dei mondiali, poteva essere molto migliore e decisamente più avvincente, invece si perde quasi tutta nelle masturbazioni mentali del protagonista ossessionato dalla sua ex ragazza. Più interessante la parte della storia che riguarda l'amico Amichai e la morte della moglie. La guerra appare sempre come sfondo, non si tocca con mano la sua drammaticità, ma forse questo non è un male, infondo la letteratura deve essere anche un po' un rifugio, un momento di evasione. Proverò a leggere ancora qualcosa per vedere se lo stile dell'autore è cambiato nel tempo e se lo trovo più conforme ai miei gusti.

Recensioni: 5/5

Una scrittura avvolgente per una storia semplice ma ricca, come la vita stessa. Ho trovato difficile mettermi nei panni dei personaggi, forse perché il punto di vista è decisamente maschile e lo scenario è quello di un luogo lontano: Israele. Alla fine ho smesso di provarci e mi sono lasciata trascinare dal racconto. La storia ruota attorno alle vicende di un gruppo di amici, giovani uomini che cercano di realizzarsi, d'inseguire i proprio sogni e di superare le proprie paure e difficoltà. Il loro è un legame speciale e per molti di noi solo immaginato o provato per un tempo limitato, quello dell'amicizia, quella vera e profonda che diventa fonte di coraggio e un luogo sicuro nei momenti più difficili. È stata una lettura dalle tante sfumature e alla fine molto commovente.

Recensioni: 5/5

Questo libro negli ultimi anni è stato molto chiacchierato e finalmente anche io sono riuscita a leggerlo...mi pento di non averlo fatto prima! Meraviglioso! Una bellissima storia d'amicizia tutta al maschile che ti scalda il cuore. Quattro persone tanto diverse eppure così legate tra loro. Quell'amicizia che tutti vorrebbero. Eppure ad un certo punto la vita adulta ti porta su altre strade. 5 stelle!

Recensioni: 5/5

Non conoscevo questo autore. Ho deciso di leggerlo "alla cieca" incuriosita dalle recensioni. Devo dire che mi è piaciuto moltissimo, mi sono affezionata ai personaggi protagonisti, ancora adesso ripenso ad alcuni passi illuminanti del racconto. È scritto molto bene, è strutturato altrettanto bene, delicato nella ricerca delle nostre differenze. . È vero che la lettura è soggettiva, ma se mi chiedessero perché leggerlo, direi Perché ti fa capire tante sfaccettature del nostro essere uomini.