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Compositore tedesco. La formazione musicale e culturale. Dei suoi antenati, contadini fiamminghi, si hanno notizie che risalgono al sec. xvi; il nonno Ludwig, forse il primo musicista della famiglia, aveva lasciato nel 1731 la terra d'origine per stabilirsi a Bonn come strumentista della cappella arcivescovile; anche il figlio di lui, Johann (il padre di B.), fu stipendiato come tenore nella stessa cappella. Le ristrettezze economiche e i disordini psicologici di Johann, che finì alcoolizzato nel 1792, segnarono l'infanzia di B. Dopo un tentativo del padre di lanciarlo come ragazzo prodigio (tentativo che fallì), egli iniziò la sua vera e propria educazione musicale sotto la guida di C.G. Neefe, un seguace dello stile «sentimentale» di Ph.E. Bach, che gli aprì...
Pianista tedesco. Dopo l'esordio nel 1916, si affermò come interprete di Mozart, Beethoven, Schubert, Schumann, Brahms. Per le scelte di repertorio e per la concezione interpretativa va considerato (sulle orme di A. Schnabel, E. Fischer, W. Backhaus) l'ultimo erede della scuola pianistica tedesca classica, fondata sulla nobiltà dell'espressione e l'intenso approfondimento stilistico; mancarono, per contro, in lui certe inquietudini innovatrici che furono proprie di altri pianisti tedeschi della sua generazione, come W. Gieseking o E. Steuermann.