Sovvertimento dei sensi

Il rapimento di un uomo sollevato in altre sfere, al di là del proprio io: 'raptus'. "Ogni fenomeno, ogni essere, ogni persona si conosce solo nel momento culminante della passione. Perché lo spirito viene dal sangue, il pensiero dalla passione, la passione dall'entusiasmo." Se, in un momento fortuito della vita, siete stati 'rapiti' secondo la definizione latina, leggere questo Zweig è inevitabile; se non lo siete mai stati, allora è necessario. E le ultime sette righe inumidiscono gli occhi. "Spaventoso sovvertimento dei sensi che trasformava quell'attimo in infinito sbalordimento."

Una lettura che lascia il segno per tutti coloro dotati di una certa sensibilità. Le parole di Zweig colpiscono nel profondo. Un racconto tanto breve quanto intenso che non posso non consigliare.

Il giovane Roland , il cui modo leggero e libertino di affrontare la vita scontenta vivamente il padre , viene da questi inviato a studiare in una defilata università di provincia proprio per essere tenuto lontano dalle tentazioni di Berlino. Ma qui viene conquistato e letteralmente affascinato dalle lezioni di un anziano professore che , oltre che procurargli un confortevole alloggio proprio sopra casa sua, gli fa scoprire la profonda bellezza del mondo letterario . Nasce fra i due un rapporto di particolare intensità e tale da creare nel giovane una pressoché totale sudditanza psicologica che tuttavia , proprio per le diverse motivazioni che muovono i reali sentimenti dell’uno nei confronti dell’altro , nel tempo non si rivelerà per quello che sembrava ed avrà conseguenze estremamente dolorose per entrambi. Un racconto lungo che fa parte di una raccolta dallo stesso titolo che conferma, semmai ce ne fosse bisogno , come occorra un grande scrittore per affrontare con la stessa delicata sensibilità un argomento scomodo come quello trattato .