Sta' zitto, smettila di lamentarti e datti una mossa. Nuova ediz.

Questo libro per me sarebbe "molto buono". È esauriente, e sicuramente ha effetti immediati proprio come il suo stile lineare, diretto e per nulla equivocabile (proprio perché è l'ambiguità dei nostri pensieri/delle nostre azioni/delle nostre parole che si propone di combattere). "Eccellente" potrebbe essere esagerato: sarebbe stato meglio accorpare molte cose, ed essere un filino più narrativo, visto che l'autore cita spesso episodi personali; per giunta è anche impulsivo. Ecco perché, siccome a volte tende a cadere nel "personale", ho dato un voto in meno, facendolo restare nella media. Guardate qui: "(...) leggi pure libri di filosofia e spiritualità e biografie straordinarie, ma leggi anche alcune cretinate solo per divertimento, come i gialli, i libri horror, quelli umoristici e altri". COSA?! Da quando in qua i gialli (o thriller per esteso) sarebbero "cretinate"? E come mai le cose umoristiche o paurose dovrebbero unirsi ai già diffamati gialli? Se dobbiamo etichettarli come roba scadente, dovremmo presuppore che anche nella filosofia/spiritualità/biografia ci siano robacce... Ecco: non mi piace la presunzione di questo autore di saperla lunga ogni volta che gli pare. Certo, effettivamente o ti dai una mossa o te la dai: non vuoi essere indulgente e comprensivo quando davvero non gioverebbe mentire e illudere il lettore? Te lo concedo. Ma non ti consento di crederti qualcuno, perché per molti altri anche il tuo libro potrebbe essere cestinato, e paragonato all' "inutilità". Non darei torto: il tuo scopo, Winget, è dare una mano, onestamente parlando, oppure di giudicare? Spesso mi è parsa la seconda...