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Sono partita prevenuta ma allo stesso tempo speranzosa per questo sequel ma, ahimè, sono arrivata alla conclusione di questo secondo volume decisamente più delusa che altro. Rincuora un po’ il lieto fine ma, tutto il resto, io l’avrei semplicemente evitato. Confermo che si potesse chiudere meglio il primo libro e la storia avrebbe avuto più senso e maggiore soddisfazione per me, che ho sempre visto in Jack il grande Inverno che ho apprezzato fin dal principio e che è colui che comunque traina tutta la storia. Fleur sempre inconsistente. Doug un antagonista senza mordente in completa balìa di se stesso. Il professor Lyon che sembra la falsa copia di Albus Silente, che sarà sempre impareggiabile. Credo che potrei consigliare di leggere il primo libro e comunque fermarsi lì: anche quel finale non è particolarmente soddisfacente però come lettura adolescenziale comunque penso potrebbe valerne la pena perché il messaggio che passa nel primo libro è comunque positivo e penso ne valga la pena. Il secondo volume invece mi lascia senza particolari entusiasmi: leggetelo solo se avete curiosità di capire comunque cosa accada dopo ma senza farvi grandi aspettative sulla trama.