Questo libro è il percorso di una vita. Nato da un profondo rispetto della natura, del suo equilibrio e della sua grazia, rievoca grandi avvenimenti della Storia e piccole vicende personali, in un flusso scandito dall'alternarsi delle stagioni. Accanto alla campagna di Russia e alla drammatica esperienza del Lager riemergono nella memoria di Rigoni episodi apparentemente marginali, che tuttavia danno il senso di un'esistenza vissuta fino in fondo: dai suoi giochi di ragazzo alle prime battute di caccia, da una visita alla Reggia di Versailles al «bel gallo» regalato all'amico Vittorini, che però, a mangiarlo, si rivela «selvatico e coriaceo»… E poi ancora antichi riti e vecchie tradizioni, uomini e affetti di altre epoche, alberi e animali destinati ad annunciare il nuovo clima e la nuova stagione, luoghi e paesaggi forse dimenticati ma sempre carichi di storia e di ricordi: su tutto lo sguardo, a volte divertito a volte malinconico, dell'autore, testimone del suo tempo e di un passato che continua a riaffiorare. Cronologia della vita e delle opere a cura di Giuseppe Mendicino.
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Con un incipit in cui si legge di Pascoli, Andersen e London e tutto mentre fiocca lenta lenta la neve… come si fa a non fare un bel respiro e spiccare il volo tra le parole di STAGIONI di Mario Rigoni Stern ?!? Semplicemente impossibile e questo piccolo libriccino che scandisce le fasi della Natura a partire da quell’inverno tanto presente nella vita dell’autore è una coccola di saggezza. Rigoni Stern diventa uno stato d’animo. Un po’ autobiografico e un po’ memoir. Ricordi “tipici” del sergente dell’inverno, soprattutto quelli legati alla guerra, ma anche e prevalentemente si ritrova quella saggezza, quella poesia, quel peculiare legame d’amore con la flora e la fauna. È adorabile questo scrittore, è il nonno che tutti avrebbero voluto avere, è prezioso. Per non rovinare nulla e siccome di Stagioni si parla, ho raccolto per voi un pezzettino di ognuna. INVERNO ❄️ È profondo il silenzio della neve; quando cade, anche la notte diventa piú silenziosa e dolcissimo il sonno. PRIMAVERA 🌸 …21 marzo è di certo una grande data perché la durata del giorno e della notte è uguale in ogni punto della Terra: potrebbe essere un'idea per affratellare tutti gli uomini almeno in quel giorno. ESTATE ☀️ La luce del sole che sta uscendo riesce a illuminare anche il fondovalle; nei boschi prendono forma i tronchi, i rami, gli arbusti, i fiori. Le foglie fremono al brivido del sole ed è una sinfonia di canti: al tordo si unisce il pettirosso, al merlo la capinera, e poi il luí, la cincia, il ciuffolotto, la ghiandaia, il cuculo. AUTUNNO 🍂 Cosí una dolce malinconia ti prende, la melanconia dell'autunno, e sotto un larice, all'asciutto, cerchi anche tu un luogo dove accucciarti per meditare sulle stagioni della tua vita e sull'esistenza che corre via con i ricordi che diventano preghiera di ringraziamento per la vita che hai avuto e per i doni che la natura ti elargisce. Alterna ricordi di guerra cadenzati dalla natura e dalle stagioni… piccolino… scorrevole… medicamentoso…
Un bel libro di ricordi che partono dall'osservazione della natura. Una lettura piacevole anche se speravo che l'autore insistesse più sul lato naturalistico che umano. A parte questa mia aspettativa personale, resta un volume gradevole e interessante.
Libro non per tutti, non credo possa piacere ai giovanissimi. È una serie di ricordi dell’autore partendo dalla sua infanzia nell’altopiano e nel bosco, fino alla guerra in Russia e alla prigionia, il tutto scandito dall’alternarsi delle stagioni. Ho trovato particolarmente originale proprio il parallelo che lo scrittore crea tra l’esperienza di guerra e il susseguirsi delle stagioni. Ampio vocabolario di flora e fauna.
Questo volumetto va conservato con cura, letto con pazienza, prendendosi tempo, una stagione alla volta, assaporato in tutti i suoi colori, i suoi profumi. Una scrittura poetica, tra l'amore per la natura e i suoi abitanti, i ricordi d'infanzia e quelli al fronte.