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Ordinata e arrivata in perfetto stato! Ora non mi resta che iniziare a vederla!
Con questa seconda stagione, Discovery completa la sua missione di ricongiungimento alla serie classica: gli sviluppi narrativi e la comparsa di storici personaggi permettono di concludere la trama della stagione là dove era iniziato lo Star Trek originale; il sorprendente finale realizza qualcosa di mai visto finora in una serie televisiva: la trasformazione da prequel a sequel. Star Trek ai massimi livelli!
Quasi un ritorno al vero spirito di Star Trek, dopo la guerra interminabile della seconda parte di Deep Space 9, l'autoritarismo di Voyager (con l'odiosa affermazione della Janeway: "Questa non è una democrazia!", che ha fatto saltare sul divano generazioni di veri trekker), l'odiosa serie archeologica e nazionalista Enterprise (con addirittura un capitano che tortura i prigionieri nel più puro stile Bush-Guantanamo-Abu Gharib), tre inutili film in un universo alternativo di cui nessuno sentiva la mancanza e una prima stagione straniante (con la ripetizione dell'odioso mantra di Janeway da parte di Lorca, poi fortunatamente bollato come la sua controparte malvagia dell'universo-specchio, una delle più stupide invenzioni di Star Trek, ma che continua ad essere riproposto incessantemente perché sembra che ai fan piaccia, il che, a mio avviso, costituisce uno dei grandi misteri dell'universo..). Il giudizio sarebbe positivo se non fosse che la superstizione religiosa ha ormai inquinato anche Star Trek, serie razionale, scientifica e futurista per eccellenza: vedere gli ufficiali della flotta stellare (a proposito, non sarebbe ora di farla finita con questa organizzazione para-militare? Dove si sono mai visti degli esploratori militari?) esprimersi come beghine di campagna infilando "dio" di qua e "dio" di là, "grazie a dio" e "se dio vuole" fa veramente cadere le braccia.......
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