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Uno sterminio di stelle. Sarti Antonio e il mondo disotto
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Uno sterminio di stelle. Sarti Antonio e il mondo disotto - Loriano Macchiavelli - copertina
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sterminio di stelle. Sarti Antonio e il mondo disotto

Descrizione


Sarti Antonio, sergente, non è un investigatore che resterà nella storia. E come potrebbe? Colite spastica di origine nervosa, niente Physique du role e neppure caratteristiche culturali necessarie per emergere. Eppure un pregio ce l'ha...

"Bologna non è più la stessa, la gente non sorride più." È da qualche tempo, precisamente dall'anno del terremoto in Emilia, che Sarti Antonio, sergente, va ripetendo con tristezza questa frase. A dargli ragione ancora una volta arrivano i fatti. Si sta occupando della scomparsa di Nanni Rolandina, una bella ragazza di anni diciannove e occhi turchini, quando viene chiamato d'urgenza dal cantiere del nuovo stadio del Bologna che sorgerà nella località archeologica di Villanova, dove Rosas ha fatto una scoperta interessante. Dagli scavi - per la gioia del capocantiere e dell'impresa costruttrice che dovranno sospendere i lavori - sono emerse, una dopo l'altra, tredici mummie di epoca etrusca, perfettamente conservate. Alcuni particolari risultano subito inquietanti. Intanto i corpi superano i due metri di altezza, hanno il cranio enorme e dodici di loro hanno i femori spezzati come se fossero stati sottoposti a un antico rito funebre. Ai piedi di una delle mummie c'è un omphalos, una pietra con l'incisione di un demone che impugna una mazza. Il mattino dopo Sarti Antonio è convocato di nuovo al cantiere per una macabra novità: nella notte i cadaveri sono diventati quattordici. Accanto alle mummie c'è il corpo dell'architetto Bonanno, progettista dello stadio e direttore dei lavori. Anche lui ha i femori spezzati. E anche ai suoi piedi c'è una pietra ricoperta di segni enigmatici. Chi odiava così tanto l'architetto da inscenare una cerimonia ancestrale? E Rolandina, la ragazza che ha fatto perdere le sue tracce, ha qualcosa a che fare con il mistero? In soccorso di Sarti giungono il talpone Rosas e le sue conoscenze archeologiche. I due avranno modo di rifletterci, come al solito, davanti a un buon caffè sotto i portici, ma per l'occasione proseguiranno le ricerche anche di fronte a un bel cestino di tigelle e crescentine sull'Appennino. È qui, attorno all'antico centro oracolare di Montovolo, che affondano le radici il mistero del demone etrusco e quello, ancora più intricato, di una portantina che viene da un passato di stragi e delitti. Dopo cinque anni di assenza, Uno sterminio di stelle segna il grande ritorno di Sarti Antonio, il personaggio più longevo e amato di Loriano Macchiavelli, alle prese con un caso nuovo e al tempo stesso antichissimo.
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Dettagli

2017
27 giugno 2017
317 p., Brossura
9788804674924
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Indice

Dietro la cima di Montesole, l'alba era ancora lontana e, a ponente, la vetta aguzza del Vigese era nascosta da una pioggia che sfuriava a folate intense dalla sera precedente. Erano quattrodici. Erano armati. Li guidava Sunno. Addestrati a essere silenziosi quando il grido di guerra era dannoso, salirono silenziosi il sentiero. Grondanti pioggia dagli elmi e dagli scudi, raggiunsero l'ingresso della grotta che nessuno presidiava. Confidavano lo facesse la pioggia. E dov'era il gigantesco serpente con occhi di fuoco e divoratore di profanatori che la leggenda voleva a protezione dei tesori? La grotta scendeva ripida e doipo venti passi trovarono le promesse torce accese e appese alle pareti di roccia. Scesero fino a un ampio vano nel quale confluivano tre rami di gallerie. Quello percorso dagli uomini di Sunno; un altro saliva verso levante, probabilmente fino alla cripta del luogo sacro. Il terzo, a ponente, continuava a scendere, forse verso altri vani. E altri tesori. Nello slargo al centro delle tre gallerie, li aspettava la portantina. Costruita con pregiato legno massiccio, aveva la forma di enorme uovo posato verticalmente sulle quattro stanghe.

Valutazioni e recensioni

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Nenetta1974
Recensioni: 5/5

non conoscevo l'autore, ino piacevole sorpresa, scrittura scorrevole ed ironica, leggerò altri libri

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Alessandro
Recensioni: 5/5

Finalmente il primo libro che vede la collaborazione tra Sarti Antonio, Rosas, Poli Ugo e la new entry Salvatrice Prenotato agente scelta. Un intreccio tra eventi storici ed situazioni in cui la criminalità attuale mette a fuoco tutta la sua spietatezza. Momenti che mettono a dura prova le rispettive risorse intellettuali dei nostri protagonisti. Sarti Antonio resta ancora l'investigatore dalla memoria ferrea e il protagonista assoluto della narrazione di Machiavelli. Rosas il colto, Poli Ugo la persona che ha una grande sintesi e Prenotato una grande elasticità mentale. Da questa indagine condotta quasi in simultanea uno dei più bei libri di Loriano Machiavelli.

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alberto
Recensioni: 5/5

L'ho riletto dopo un po'. Non mi interessa quanto sia credibile. Passare del tempo in giro per Bologna con Sarti Antonio e col suo autore è come stare in compagnia di amici a cui ti affezioni, perchè hanno grande umanità. Divertente, amaro ed intelligente.

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Voce della critica

Ritorna dopo cinque anni di assenza il sergente Sarti Antonio, personaggio amatissimo dal pubblico di Loriano Macchiavelli.

Questa volta è alle prese con un mistero archeologico: in una Bologna che più fetida non si può «Una Bologna tanto lercia non l’avevo mai vista» come ripete Sarti Antonio, vengono trovate tredici mummie a Villanova – località famosa per i suoi ritrovamenti archeologici - nel cantiere del futuro stadio del Bologna FC.

Le mummie hanno tutte i femori spezzati, tranne una. A ritrovarle è Rosas, detto il talpone, operatore responsabile di settore della Sovrintendenza ai Beni archeologici di Stato (con un rapporto di amore-odio verso il sergente Antonio), per la gioia del capocantiere Rosalio - che strano nome! - losco figuro, palermitano, che di interrompere i lavori proprio non ne vuole sapere. Lo fa capire con le cattive al povero Rosas, che è costretto a chiamare la Polizia.

«Sei davanti a un avvenimento storico e non ne percepisci la portata» «Se devo essere sincero, quelle cose lì mi fanno un po’ schifo»

Non sembra niente di che, una scaramuccia per questioni di potere… Il problema è che, il giorno dopo il ritrovamento delle tredici mummie, un altro corpo giace accanto ai resti di origine etrusca. E questo corpo è molto più recente. Il quattordicesimo cadavere (sì, le mummie sono cadaveri) altri non è che l’architetto dello stadio in costruzione, Santi Bonanno. Anch’egli con i femori spezzati, in posizione identica a quella delle mummie e con una pietra a forma di uovo ai suoi piedi.

Un antico rito etrusco? O un regolamento di conti, magari per questioni mafiose? Chi può essere stato ad uccidere il potente architetto, che tanti amici aveva e che non sembrava essersi particolarmente opposto agli scavi archeologici? Chi erano quelle mummie così atipiche, alte più di due metri e sepolte in maniera tanto bizzarra? E che legame possono avere con l’omicidio? Forse c’entra Namir, “Marocco” per i suoi colleghi di cantiere.. O forse è un capro espiatorio sin troppo semplice da individuare.

E che fine ha fatto tale Rolanda Nanni, Rolandina per gli amici, 19 anni, scomparsa da casa recentemente? Un caso che il sergente Sarti, assieme all’agente scelta Salvatrice Prenotato – ottima cuoca -, ha preso particolarmente a cuore, e che, nello svolgersi dell’azione, sembra sempre più collegato con i fatti del cantiere.

L’indagine è magistralmente orchestrata da Macchiavelli, tra vicende ambientate nel 363 d.C. e nella nebbia dei giorni nostri, con un mistero che non è ciò che sembra e un’indagine svolta tra il fetore delle strade di una Bologna marcia e corrotta, come corrotta è l’Italia intera, con i suoi personaggi e personaggini.

Scorrevole, intrigante e appassionante, la lettura perfetta nel torrido caldo di questa estate.

Recensione di Eros Colombo

 

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Conosci l'autore

Loriano Macchiavelli

1934, Vergato (Bologna)

Ha frequentato l'ambiente teatrale come organizzatore, come attore e, infine, come autore; alcune sue opere teatrali sono state rappresentate da varie compagnie italiane. Dal 1974 si è dedicato al genere poliziesco e ha pubblicato numerosi romanzi divenendo uno degli autori italiani più conosciuti e letti.  Da un suo romanzo (Passato, presente e chissà) è stato tratto lo sceneggiato televisivo per Rai Due Sarti Antonio brigadiere andato in onda nell'aprile del 1978. In seguito ha curato il soggetto e la sceneggiatura del film per la TV L'archivista, andato in onda su Rai Uno nel settembre del 1988. Il film porta sul piccolo schermo uno dei suoi personaggi letterari più riusciti: Poli Ugo, interpretato per la TV da Flavio Bucci. Il film presenta una Bologna...

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