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Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2019
Tutte le storie, è stato scritto, sono storie del mondo. Eppure di questo mondo noi conosciamo solo una piccola parte.
Mille anni di storia del mondo in poco più di mille pagine. Del mondo da quando ancora si pensava fosse piatto, e lo si riteneva al centro dell’universo, a oggi che ci appare un puntino blu perso nell’infinità del cosmo. Il mondo, mille anni fa, esisteva già come mondo globale. A renderlo tale erano – ieri come oggi – gli uomini che lo percorrevano in tutta la sua estensione. I mercanti arabi che si spingevano fino alle coste della Spagna o ai confini dell’India e da lì alla Cina. O i mercanti veneziani come Marco Polo, che in Cina ci arrivano attraverso la ‘via della seta’ e che allora consentirono all’Europa di conoscere la straordinaria realtà di un Impero sapiente e organizzato posto all’altro capo del Pianeta. E allora, oggi più che mai, è necessario restituire dignità alla storia delle civiltà e dei popoli che hanno abitato questo pianeta e che forse, troppo a lungo, nella nostra prospettiva Occidentale, abbiamo relegato ai margini. Non si tratta solo di far conoscere le storie dimenticate degli imperi africani e asiatici, delle cui epopee secolari pure sappiamo pochissimo, ma di mostrare i fili e i legami nascosti che uniscono la storia degli uomini sulla Terra. Il racconto di migrazioni, conquiste, scoperte scientifiche porta alla luce proprio questa costante interconnessione che ci appare erroneamente come la grande novità del solo nostro tempo. Un’opera innovativa, che prova a superare le storie tradizionali, fatte solo di Stati, assai spesso solo europei, di confini, di spazi circoscritti che non comunicano tra loro, di guerre. Una storia del mondo che è oggi, con la proposta di punti di vista nuovi non legati necessariamente a ciò che noi già immaginiamo di sapere e di saper giudicare, probabilmente l’unica storia possibile.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Diversamente da altri recensori ho trovato questo testo non all'altezza delle intenzioni. I capitoli finiscono spesso per accavallarsi creando una certa confusione e cozzando con l'obiettivo di "raccontare". La mancanza di cartografia (non sono certo sufficienti le brutte cartine all'inizio dei capitoli) si fa sentire. Inoltre c'è un uso molto libero della sintassi (forse per far sentire più "moderno" il linguaggio) e del "parlato comune" fino ad essere fastidioso e stucchevole e tutt'altro che scorrevole. Peccato. Tre stelle per l'impegno e l'approccio nuovo.
“La storia è scienza degli uomini” asseriva Marc Bloch; e aggiungeva “degli uomini nel tempo” perché “lo storico non pensa solo all’umano”. Precisazione che non risolve la parzialità: il connubio tra uomo e tempo implica l’esistenza umana che non può prescindere dal luogo degli uomini, il Mondo; la storia è storia del Mondo, pochi l’hanno affrontata in tal senso. Quale sarà la cifra di una Storia del Mondo? “Il mondo[…] è sempre stato rotondo[…]. Queste pagine non sono, perciò, una storia globale, ma vogliono essere una storia del mondo.” È questa rotondità, l’idea di sfericità stessa, che appare cifra e metodo di un’opera che, a dispetto della sua imponenza, cattura l’attenzione dalla prima all’ultima pagina, senza mai abbandonare il lettore. Il metodo è percorrere la superfice del globo seguendone le curvature, in un continuo percorso a spirale: dal Mediterraneo all’Asia, passando per l’Africa, per le Americhe, continuare nell’Europa delle nazioni, riattraversare il lago Atlantico; confondersi tra la furia delle folle; subire le guerre mondiali, le guerre fredde, le guerre commerciali, le follie religiose: una spirale iperinclusiva, sempre più Mondo e meno Stati che gli autori ci invitano a percorrere scevri da pregiudizi legati a “centri egemonici”. Consonante con la rotondità del percorso narrato è la fluidità della narrazione stessa: gli autori raccordano le loro parti senza soluzioni di continuità; possiamo intuire lo scritto di ciascuno più dai loro interessi precipui, che non dalle variazioni del loro stile di scrittura. La storia è narrazione, ma è anche riflessione, confronto, indagine. Come una sinfonia, ancor più un evento storico può essere narrato e “interpretato” in infiniti modi; gli autori hanno raccolto la “sfida” di narrare la storia non indagando eventi puntiformi più o meno raccordati tra loro, ma interpretando lo “spiritus loci”, di quel luogo che è il luogo globale dell’umanità, il mondo attraverso il tempo.
Saggio rigoroso e, per quanto lo consenta la materia trattata, anche discretamente scorrevole. Per chi ama la storia, da non perdere.
Recensioni
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