Alcuni aspetti dello sviluppo delle teorie fisiche 1743. 1911

"La maggior parte delle proposizioni e delle questioni che sono state scritte in materia di filosofia non sono false, ma prive di senso". L'affermazione appartiene a Wittgenstein ed è da qui che occorre partire per ricercare, con attenzione e diligenza, tutti quegli atteggiamenti propri degli anti-metafisici, atti a rimarcare la matrice filosofica neo-positivistica. Schlick, più tardi, ascriverà ai metafisici il ruolo di attorini che recitano senza soluzione di continuità anche quando la platea è ormai vuota. Rudolf Carnale rincarerà la dose, sostenendo che:"Né Iddio né alcun diavolo potranno mai darci una metafisica". Dal cosiddetto Circolo di Vienna, messo in piedi dagli esponenti or ora citati, emersero figure illustri che onorarono la filosofia delle scienze induttive, da cui, poi, sfociarono teorie sulla concezione scientifica del mondo confluenti nel convegno "Gnoseologia delle scienze esatte" del 1929. Il dibattito riguardò la netta distinzione tra proposizioni sensate e proposizioni insensate esaminabili attraverso verifiche empiriche e asserzioni scientifiche. La filosofia si annuncia, dunque, quale parte attiva, viva, non dottrinale; poiché bisogna giungere ai nessi di causalità, induzione, probabilità.