Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Shopper rossa
Lo storico e la politica: scritti giornalistici (1945-1961) - Giorgio Spini - copertina
Lo storico e la politica: scritti giornalistici (1945-1961) - Giorgio Spini - copertina
Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 1 lista dei desideri
Lo storico e la politica: scritti giornalistici (1945-1961)
Attualmente non disponibile
20,90 €
-5% 22,00 €
20,90 € 22,00 € -5%
Attualmente non disp.
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
20,90 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
20,90 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Chiudi

Tutti i formati ed edizioni

Chiudi
Lo storico e la politica: scritti giornalistici (1945-1961) - Giorgio Spini - copertina

Descrizione


Il volume raccoglie gli scritti pubblicati tra il 1945 e il 1961 dall'illustre storico fiorentino Giorgio Spini. Attraverso di essi si ripercorrono le principali vicende del Paese e l'impegno politico-civile dell'autore, a partire dagli anni conclusivi della sua esperienza politica azionista, fino agli inizi degli anni Sessanta, pochi mesi prima della formazione di quel governo Fanfani che, nato nel febbraio 1962 con l'appoggio esterno del Partito socialista, preparò il Paese alla svolta di centrosinistra. 29 degli articoli esposti uscirono tra l'ottobre 1945 ed il maggio 1947 sul "Non Mollare", organo regionale del Partito d'azione diretto da Tristano Codignola e pubblicato a Firenze tra il settembre 1945 e il luglio 1947; 9 apparvero tra il gennaio 1953 e l'ottobre 1957 su "Nuova Repubblica", organo ufficiale del Movimento di Unità popolare edito a Firenze tra il gennaio 1953 e l'ottobre 1957, che vide l'alternarsi nel proprio Comitato direttivo Tristano Codignola, Piero Caleffi, Paolo Vittorelli, Ferruccio Parri, Giuseppe Faravelli, Ugo Guido Mondolfo e Antonio Greppi; 16 furono pubblicati tra il settembre 1945 e il settembre 1961 su "Il Ponte", la rivista fondata da Piero Calamandrei nel 1945. Gli argomenti trattati sono molteplici, dalla politica alla storia, dalle vicende personali dell'autore a episodi di guerra, dalla scuola e dall'insegnamento al rapporto Stato-Religione.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2007
1 gennaio 2007
320 p., Brossura
9788859601791

Voce della critica

Per lo smilzo periodico, animato da Pippo Codignola, "Nuova Repubblica", Spini scrisse una recensione a Lo scrittoio del Presidente di Luigi Einaudi che si chiudeva con un'affermazione meritevole di citazione. Perduravano allora (dicembre 1956) le sofferte discussioni e le lacerazioni profonde suscitate dalla rivoluzione ungherese. I comunisti e l'intera sinistra erano sotto tiro. Spini non si fece intimidire e con l'aria di sfida che gli piaceva assumere nei momenti più aspri rivendicò un ruolo che poteva sembrare usurpato: "Ancora una volta, l'onore e la responsabilità di attuare quanto v'è ancora di valido nel retaggio del liberalismo italiano, spetta a noi rossi": la qualifica di "rossi", provocatoriamente scandita, la dice lunga sul suo modo di stare dentro a un'area non tanto partiticamente delimitata, quanto contraddistinta da un colore – da uno spirito – associato a ribellismo sociale e sanguigne passioni. Spini aveva un temperamento di polemista e se ne giovava nelle occasioni più varie, da una cattedra universitaria come dai banchi di un consiglio comunale, trascorrendo da un tema all'altro con sarcasmo. Si legga il suo commento sulla nascita, all'ombra del "Mondo" di Pannunzio, di una nuova formazione politica democratico-radicale. Spini indirizza la sua critica (gennaio 1956) contro un fondo di Vittorio De Caprariis, ribadendo che per fare una politica democratica c'è bisogno di stare nel/col popolo. "Senza carne non si fa lo stufato, o al massimo si fa lo stufato del Pelliccia, con dimolte patate e punta ciccia": questo ammiccante sciorinar proverbi non era in Spini ingrediente di furbesca oratoria. Era il condimento di una polemica amata talvolta più della tesi da difendere: godibile e brillante, al punto che non ha perso, con gli anni, nulla del suo stile anglofiorentino. Roberto Barzanti

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore