La strana guerra. 1939-1940: quando Hitler e Stalin erano alleati e Mussolini stava a guardare
Arrigo Petacco
- EAN: 9788804600961
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Recensioni dei clienti
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Uno dei migliori saggi storici che abbia mai letto. Ben informato e scritto in maniera scorrevole il libro di Petacco vale molto per come racconta uno dei momenti più incerti e meno conosciuti della seconda guerra mondiale, fatto di diplomazia, sotterfugi ed episodi discutibili. Vengono sfatati molti miti della storiografia ufficiale: la Polonia non era un "agnellino indifeso" bensì, sulla carta, una potenza militare superba che gli stessi tedeschi temevano; Hitler un capo di stato megalomane e azzardoso ma che sapeva dare fiducia agli ufficiali più brillanti e moderni (Manstein e Guderian) contro i tradizionalisti prussiani; l'Inghilterra per il suo forte anti-comunismo e la Francia perchè terrorizzata dalla prospettiva di una nuova guerra su vasta scala tentarono fino all'ultimo di mettersi d'accordo con la Germania; la ritirata di Dunkerque fu una rovinosa rotta piena di saccheggi e diserzioni, mentre le truppe coloniali francesi facevano da carne da macello per coprir loro le spalle; Mussolini fu fortemente influenzato nelle sue scelte tanto dai gerarchi quanto dall'opinione pubblica italiana. In generale ci fu un occidente miope contro una Germania moderna e motivata. Da leggere assolutamente. VOTO 9,5
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Consigliatissimo ! Per chi vuole conoscere la storia per quello che è stata, senza pregiudizi e preconcetti, ma con obiettività e verità. Cioè, per chi vuole conoscere la storia ! La lettura è chiara, precisa e coinvolgente, piacevole nonostante l'argomento sembri essere complesso.
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Mussolini amico di Hitler, il Duce che all'inizio ridicolizzava il suo camerata nazista si rese ben presto conto che Hitler non scherzava affatto. La sua Guerra Lampo sottomettendo le regioni d'Europa al gioco nazista, e il caro amico Duce ne veniva tenuto allo scuro. Cosi' Mussolini decise di compattere al fianco del vecchio camerata soltanto per poter sedere al tavolo dei vincitori dati i numerosi successi bellici della Germania. Nonostante questa terribile amicizia nazi-fascista, Hitler non ebbe mai una buona considerazione degli italiani cosi' come la storia ci insegno' additandoli come scalcinati indisciplinati ed infine traditori. L'ideale di conquista di Mussolini ebbe la sola conclusione di gettare l'Italia nella conosciuta catastrofe umanitaria ed economica. Un ottimo saggio.
3 recensioni