Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Ciao a tutti, oggi ci dedichiamo alla recensione del libro: "Sulle tracce di Jack lo Squartatore" primo volume dell'omonima serie di Kerri Maniscalco. Parto col dire che le prime pagine permettono di conoscere la protagonista, Audrey Rose e, avendo moltissimo in comune con lei mi sono immedesimata sentendomi vicina alla sua vita e mi sono lasciata trascinare nella storia. Mi è piaciuta molto come personaggio e mi sono piaciuti moltissimo i suo battibecchi con Thomas Cresswell. Ho amato la loro relazione perché, secondo me, è una coppia che funziona e si completa, e si vedeva lontano un miglio l'interesse reciproco che cercavano di nascondere. Due personaggi che mi sono piaciuti, anche se marginali, sono stati la cugina e lo zio di Audrey Rose, Liza e il dottor Wadsworth, che ho adorato sin da subito. In mezzo a tutti questi personaggi c'è l'ambientazione della bellissima Londra del 1888 che, nonostante qualche licenza poetica da parte dell'autrice, mantiene la storia di Jack lo Squartatore molto simile agli eventi realmente accaduti. Mi è piaciuta molto come lettura, non trovandola per nulla scontata, faticando a staccarmi dalle pagine. Lo stile di scrittura è semplice, scorrevole ed intrigante; le descrizioni sono dettagliate ma per nulla pesanti. Ho inoltre apprezzato moltissimo la nota dell'autrice in cui specifica cosa ha cambiato e per quale motivo; questi dati hanno fatto si che la storia si concretizzasse ancora di più. Sulle tracce di Jack lo Squartatore è uno Young Adult dalle affascinanti tinte gotiche che piacerà agli appassionati del romanzo gotico e del giallo, così come a chi ama i particolari della sottile arte del dissezionare cadaveri (come alla sottoscritta).
Tipico romanzo adatto agli adolescenti. La storia è carina ma ... ci sono tanti ma! La lettura è semplice e fluida, adatta ad un pubblico molto ampio, ma lo stile "acchiappa lettori" non mi piace per nulla: continue domande e metafore come se il lettore avesse 4 anni e non capisse da solo dove l'autrice vuole arrivare a parare. In aggiunta troviamo una storiella d'amore infantile, banale e per nulla necessaria. L'assassino lo si intuisce già a metà libro, è davvero scontato. A mio avviso avrebbe potuto rendere la storia più avvincente focalizzandosi di più sulla parte horror/thriller con maggiore maturità. Potenziale sprecato, un vero peccato!