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Descrizione


Tatiana Petrovna, una coraggiosa giornalista investigativa, precipita dal sesto piano di un palazzo a Mosca, la stessa settimana in cui un noto multimilionario sospettato di avere agganci mafiosi viene ucciso con un colpo d'arma da fuoco e poi seppellito con tutti gli onori. Strana coincidenza. La morte di Tatiana viene subito archiviata come suicidio, ma l'ispettore Arkady Renko, dopo avere ascoltato le registrazioni in cui la reporter denunciava crimini terribili in netto contrasto con le versioni ufficiali del Cremlino, non crede neanche per un attimo a questa ipotesi. Aiutato dal leale sergente Victor Orlov, Arkady inizia una difficile indagine, che lo porta in breve tempo a Kaliningrad, la "città segreta" della Guerra Fredda, un'isolata enclave sul mar Baltico, dove sulle desolate dune sabbiose viene rinvenuto cadavere un interprete legato al governo. Di lui resta solo un misterioso taccuino zeppo di criptiche annotazioni, poi finito nelle mani di Tatiana. Cos'era venuto a sapere quell'uomo? Arkady deve a tutti i costi scoprire la verità, celata in un complesso intrigo che coinvolge la mafia russa e altri equivoci personaggi, fino a una scoperta sorprendente...
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Dettagli

2016
Tascabile
3 maggio 2016
271 p., Brossura
9788804662440

Valutazioni e recensioni

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Riccardo Alberti
Recensioni: 3/5

Nelľottavo volume della serie a lui dedicata il coriaceo detective moscovita Arkady Renko s’impegna ostinatamente nelle indagini sul presunto suicidio, ch’egli non ritiene tale, di una coraggiosa giornalista, Tatiana Petrovna, invisa al Cremlino, a oligarchi e mafiosi per i suoi reportages investigativi che mettono a nudo i vizi e le colpe dei nuovi potenti della Russia post-comunista. ĽA., che suole differenziare ľambientazione dei suoi romanzi (NYC, le Aleutine e le acque ghiacciate dello Stretto di Bering, Monaco e Berlino, ĽAvana, Černobyľ e la Siberia), sposta questa volta parte delľazione a Kaliningrad, exclave tra Polonia e Lituania, porto militare della Flotta del Nord e principale centro estrattivo delľambra. Ed è nella città baltica, fondata dai Cavalieri teutonici con il nome di Königsberg e luogo natale di Kant, che Arkady, dopo aver subito una serie di agguati, uno dei quali proprio in prossimità della lapide con ľepitaffio più celebre del mondo, riuscirà a dipanare ľordito di un complesso intrigo internazionale. Il plot s’incardina su un topos narrativo ben noto (vedi il masterpiece cinematografico “Vertigine” con una Gene Tierney dalla bellezza quasi irreale): la fascinazione un po’ morbosa delľinvestigatore per la donna vittima delľassassinio motivo dell’indagine, che diviene un’ossessione tanto potente da portare alla palingenesi delľoggetto del desiderio. Il nuovo capitolo della saga di Renko si legge volentieri, ma, per svariati motivi, non trasmette le sensazioni di originalità e di pathos dei primi cinque episodi. Innanzitutto il contesto: in confronto alla cupa, teatrale, mortifera grandiosità della tirannia ďepoca sovietica, le satrapìe personalistiche delľubriacone Éľcin e del tetragono ex galoppino del KGB paiono solo delle diafane parodie del regime precedente, e ciò contribuisce a sottrarre forza evocativa alľambientazione. Poi i personaggi, spesso posticci, e, infine, un tono generale di scarsa convinzione, quasi di svogliatezza delľA.

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Riccardo Alberti
Recensioni: 3/5

Nell'ottavo volume della serie a lui dedicata il coriaceo detective moscovita Arkady Renko s'impegna ostinatamente nelle indagini sul presunto suicidio, ch'egli non ritiene tale, di una coraggiosa giornalista, Tatiana Petrovna, invisa al Cremlino, a oligarchi e mafiosi per i suoi reportages investigativi che mettono a nudo i vizi e le colpe dei nuovi potenti della Russia post-comunista. L'Autore, che suole differenziare l'ambientazione dei suoi romanzi (NYC, le Aleutine e le acque ghiacciate dello Stretto di Bering, Monaco e Berlino, L'Avana e Černobyl'), sposta questa volta parte dell'azione a Kaliningrad, exclave tra Polonia e Lituania, porto militare della Flotta del Nord e principale centro estrattivo dell'ambra. Ed è nella città baltica fondata dai Cavalieri teutonici con il nome di Königsberg e luogo natale di Kant, che Arkady, dopo aver subito una serie di agguati, uno dei quali proprio in prossimità della lapide con l'epitaffio più celebre del mondo, riuscirà a dipanare l'ordito di un complesso intrigo internazionale. Il plot s'incardina su un topos narrativo ben noto (vedi il masterpiece cinematografico "Vertigine" di Preminger con una stupenda Gene Tierney): la fascinazione un po' morbosa dell'investigatore per la donna vittima dell'assassinio motivo dell'indagine, che diviene un'ossessione tanto potente da portare alla palingenesi dell'oggetto del desiderio. Il nuovo capitolo della saga di Renko si legge volentieri, ma, per svariati motivi, non trasmette le sensazioni di originalità e di pathos dei primi cinque episodi. Innanzitutto il contesto: in confronto alla cupa, teatrale, mortifera grandiosità della tirannia d'epoca sovietica le satrapìe personalistiche dell'ubriacone Él’cin e del tetragono ex uomo del KGB paiono solo delle diafane parodie del regime precedente, e ciò contribuisce a sottrarre forza evocativa all'ambientazione. Poi i personaggi, spesso posticci, e, infine, un tono generale di scarsa convinzione, quasi di svogliatezza dell'Autore.

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Jodie
Recensioni: 2/5

Ho comprato questo libro perché mi piacciono i racconti ambientati in Russia. Tuttavia, da questo autore di cui non avevo mai letto nulla ma ne ho sempre sentito parlare bene (Gorky Park era diventato anche un film) mi aspettavo decisamente di più. La storia in alcuni punti è avvincente, in altri si ha l'impressione di aver perso dei pezzi, è confusionaria e un tantino scialba, a tratti inverosimile; e alla fine, purtroppo, ti chiedi: Ah, è tutto qua??

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Conosci l'autore

Martin Cruz Smith

Vive in California ed è l’autore di numerosi romanzi di successo, tra cui Los Alamos (1986), La rosa nera (1997), Tokyo Station (2002), e dei grandi bestseller internazionali Gorky Park (1982), Stella Polare (1990), Red Square (1993), Lupo mangia cane (2005), Il fantasma di Stalin (2008), Le tre stazioni (2011) e Tatiana (2015) centrati sulla figura dell’ispettore Arkady Renko. Nel 2020 esce per Mondadori L'enigma siberiano.

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