Tira fuori la lingua. Storie dal Tibet

Se cercate le atmosfere malinconiche e dense di storia, di significato, a cui ci ha abituato il più grande narratore di queste zone, Colin Thubron, siete fuori strada. Questo testo è una raffigurazione, a volte cruda e impietosa, della vita in Tibet. Il risultato è stato, almeno per me, straniante. Certamente è un libro che abbatte ogni visione esotica che si possa avere sul tetto del mondo.

Un testo agevole, crudo e graffiante allo stesso tempo riguardo uno dei paesi più interessanti e di cui si parla poco: il Tibet. Ci sono immagini dure, legate a pratiche religioso-culturali a noi estranee. Rinnegato dal PCC come narrazione inappropriata e irreale, l'opera è stata censurata in Cina, e questo ne aumenta il fascino. La postfazione è forse ancora più arricchente di tutto il testo. Bellissimo.

Una raccolta di racconti sul Tibet, la prima opera di Ma Jian, che gli è valsa la messa al bando di tutte le sue opere in Cina. Una di quelle opere veramente crude, su un paese figlio di una cultura millenaria, che con il tempo si è visto cadere in povertà e represso da una politica che non gli ha dato il giusto spazio. Bellissimo, per capire la sua scrittura, bisogna partire da questo libro.