Un topolino sotto sfratto

Nome d'arte di Joseph L., attore statunitense. Apprezzato interprete teatrale, in particolare di musical, nei quali ha modo di sfruttare la sua particolare voce, approda al cinema con Ironweed (1987) di H. Babenco, rivestendo poi soprattutto ruoli da caratterista comico. Con Piume di struzzo (1996) di M. Nichols, remake di Il vizietto (1978) di E. Molinaro, si impone come protagonista di esilaranti duetti con il «compagno» R. Williams. Fisicamente adatto a personaggi quasi da cartoon, di immediata simpatia nella loro inadeguatezza alle situazioni, come in Un topolino sotto sfratto (1997) di G. Verbinski, lavora spesso come doppiatore per cartoni animati, prestando la voce a personaggi molto amati (il Timon di Il re leone, 1994, di R. Allers e R. Minkoff). Dopo il successo dell'omonima opera...

Nome d'arte di Ronald W. Attore statunitense. Interprete istrionico e glaciale, spesso chiamato a incarnare personaggi malvagi o comunque attraversati da una scintilla di pericolosa follia, inizia la carriera con alcune piccole apparizioni prima di recitare in Rapina record a New York (1972) di S. Lumet. Ha un ruolo secondario in Io e Annie (1977) di W. Allen, ma la svolta della sua carriera arriva nel 1978 con il delirante personaggio di Nikanor in Il cacciatore di M. Cimino, film per il quale ottiene un premio Oscar. Ancora con Cimino in I cancelli del cielo (1980), nel 1983 è trattenuto e misurato nel raccontare la malinconia di un uomo devastato dai propri poteri medianici in La zona morta di D. Cronenberg. Ancora personaggi sopra le righe in A distanza ravvicinata (1986) di J. Foley e...