Torna, piccola Sheba!

A 54 anni Shirley Booth fece il suo debutto al cinema con questo film (a cui ne seguirono solo altri quattro) col quale vinse l'Oscar come miglior attrice protagonista. Il suo ruolo è quello di una casalinga svampita e trasandata il cui marito (interpretato da Burt Lancaster) è sobrio da un anno dopo un passato di alcolismo. La decisione della donna di affittare una camera ad una giovane andrà subito a colpire il fragile equilibrio di questa coppia: nella ragazza il marito finirà col vedere uno specchio dei suoi anni ormai perduti (non rivelo altro). Meritatissimi i premi alla protagonista: sola, perennemente distratta, incapace di mettere in ordine o preparare un pasto. Lancaster è più in secondo piano e comunque troppo giovane per la parte. Il regista Daniel Mann, anch'egli al suo debutto, si specializzò nell'adattamento di pièce teatrali (Torna, piccola Sheba inclusa) e nel dirigere interpretazioni femminili premiate con l'Oscar (dopo Shirley Booth, anche Anna Magnani ed Elizabeth Taylor).