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Sulla scia del "mattatore" di Gassman, Totò e Taranto suppliscono con il loro "genio", il loro brio comico, la loro esuberante inventiva in materia di "gags" alla mediocrità di un copione raffazzonato." (Laura e Morando Morandini, Telesette)"Sarebbe una banalissima storia d'amore contrastato, se non ci fossero Totò e Nino Taranto a rimediare con la loro forza comica e le loro battute a ripetizione. Si ricorda in particolare la serie di travestimenti usata per gabbare il padrone di casa. Ridiamo pure."
Nino Taranto,e sto parlando di cotanto attore per cui occorrerebbe discettare per ore..., nonostante la conoscenza con Toto' atavica , non riusciva a dargli del tu ... avendone artisticamente parlando, una vera soggezione . La sua bravura in quest'opera ( non parlo di Toto' ormai " fuori classifica ") e' intimamente correlata ai guizzi del Principe . Deciocavallo ,il personaggio che ,ignaro si accinge all'acquisto della Fontana di Trevi,altro non e' che Ugo D'Alessio ,meraviglioso attore della compagnia di Eduardo De Filippo . E il "contatore di piccioni" e' Pietro De Vico , che nella memorabile scena della sua assunzione , con Taranto e Toto' , da il via a 4/5 minuti di pura poesia comica,commedia dell'arte allo stato puro, in cui iniziano gradualmente tutti e tre a tartagliare.... con Toto' che prega Taranto di zittire De Vico che gli ha ormai attaccato " il cacaglio " ... Meraviglioso
Totò e Nino Taranto sono superlativi. Le truffe di Antonio e Camillo accompagnate da abili travestimenti sono esilaranti. Tanto per segnalarne due: La truffa al padrone di casa e quella dell'ambasciatore africano del Catonga. Celeberrima la scena della vendita della Fontana di Trevi.
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