«Eccomi qua, infilato in un bagaglio a mano, trasportato per l'aeroporto JFK. La proprietaria è Lena Knecht. Mi porta a casa. Di nuovo a Berlino, la città dove sono stato scritto. Dove quasi cento anni fa sono stato stampato per la prima volta da una piccola casa editrice. La città da cui il mio autore scappò il giorno in cui Hitler salí al potere. Il mio valore di seconda mano è modesto. Sono stato tradotto in tante lingue. Un paio di volte sono stato trasformato in un film. Ma eccomi qua in persona, leggermente sciupato e sbiadito. Leggibile, come sempre».
Il protagonista di questo romanzo è una prima edizione de La ribellione di Joseph Roth, una novella che narra la storia del suonatore di organetto Andreas Pum. Quando nel 1933 la vecchia copia del libro viene tempestivamente salvata dai roghi nazisti a Berlino, la sua vita comincia a intrecciarsi con le esistenze di tante persone: da quella del suo stesso autore, scrittore ebreo-austriaco in fuga, a quella di David Glückstein, professore ebreo di Letteratura tedesca alla Humboldt. Fino alle avventure di una ragazza che trova sul retro del libro una piccola mappa disegnata che la condurrà a Berlino, dove tutto è iniziato. Elegante e caleidoscopico, Tra le pagine è un libro che accende tutto il nostro amore, millenario, per la lettura e la letteratura.
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Romanzo strano e intriso di tristezza che non mi ha entusiasmato. Scorre su due binari paralleli con unico trait-d'union il romanzo di Roth, non si capisce bene per quale motivo particolare (voglio dire: poteva benissimo essercene un altro, senza che il tema della storia venisse modificata). Acquistato perché ritenevo fosse un inno all'importanza dei libri e della lettura, lo è solo in parte e con motivazioni strettamente legati alla censura operata dal nazismo. Non è chiaro nemmeno il parallelismo con la vicenda della guerra in Cecenia, inserito in un contesto di dramma personale e familiare. Voto 6
Interessante la parte dedicata a Joseph Roth: la sua vita, il suo matrimonio con Frieda, gli accenni a quel meraviglioso romanzo che è “La ribellione”, i suoi rapporti con Stefan Zweig. Decisamente meno interessante e un po’ noiosa la storia Lena. Poco sviluppata la parte relativa al roghi del 1933. Peccato.
Leggo moltissimi libri e romanzi. Ma mai mi ero imbattuto in un libro così. Un libro che fa riflettere moltissimo. Molto bello benché gli argomenti trattati sono inquietanti. Tutto ebbe inizio nel maggio 1933 con il rogo dei libri ad opera dei nazisti...