L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L’unico libro che Guido de Giorgio scrisse nella sua vita è questo, “La Tradizione Romana”, presumibilmente composto nel 1939 ed edito una prima volta nel 1973 e successivamente in questa seconda edizione del 1989. Il volume non vuole essere una storia di Roma comunemente intesa, ma consiste nell’esposizione organica di una dottrina tradizionale sulla via dei due maggiori filosofi di questo filone di pensiero contemporaneo: René Guènon e Julius Evola, con i quali de Giorgio contribuì con articoli e saggi alle loro riviste pubblicate tra la fine degli anni Venti e i primi anni Quaranta. Il libro è di particolare interesse perché, come detto, è la formulazione di una dottrina che si rifà alla Tradizione Romana partendo da un punto di vista metafisico e iniziatico della romanità, intesa come origine del ciclo divino, concepito dall’Autore come un susseguirsi di Silenzio, Ritmi e Forme che ontologicamente ne rappresentano l’essenza spirituale. L’analisi procede con la costituzione della società tradizionale, basate in caste: Sacerdoti, Guerrieri, Operai e il Capo dove le prime due costituiscono l’aspetto contemplativo e attivo della vita, mentre la terza è quella che più si occupa degli aspetti materiali e contingenti dell’esistenza, e il Capo vuole essere l’incarnazione dell’umano con Dio. La società tradizionale ritrova la sua attualizzazione nel Fascismo, inteso come momento spirituale di pura luce, giustizia, verità e potenza rappresentata dal fascio littorio su cui si innesta l’ascia bipenne, simbolo della romanità antica e del suo imperium. De Giorgio vede nel regime mussoliniano un’azione rettificatrice nei confronti della decadenza del mondo moderno, da non intendersi unicamente dal punto di vista pratico, politico e sociale, quindi esteriore, ma anche e soprattutto da quello interiore, dove l’uomo moderno ha perso ogni senso del suo essere sé stesso, creatura di Dio. Libro vivamente consigliato a chi vuol conoscere un autore non conformista e considerato minore
Ecco un altro testo che potrebbe essere inserito fra quei "classici della crisi moderna" - «Il tramonto dell'Occidente» di Spengler, «La crisi del mondo moderno» di Guenon, «Cavalcare la tigre» di Evola, «La crisi del nostro tempo» di Sorokin, «Lo scempio del mondo» di Huizinga, ecc. - i quali costituiscono a mio avviso una lettura assolutamente imprescindibile per chi voglia capire a fondo lo spirito del tempo in cui viviamo. Inoltre questo testo ha il pregio di chiarire le idee in merito al tanto discusso problema delle radici dell'Europa, che non sono cristiane né, tanto meno, giudaiche né, meno ancora, quelle illuministe liberaliste tecnocratiche ed economico-centriche degli attuali "Stati Uniti d'Europa" di Bruxelles; ma appunto sono quelle del mondo antico, in particolare quello romano qui descritto. Notevolissimo infine il costante riferimento - ora palese, ora occulto - a Dante e al suo ideale imperiale, vero centro di gravità del libro, tanto che esso potrebbe costituire un compendio al pensiero dantesco nonchè una sorta di "aggiornamento" al XX secolo degli ideali del sommo poeta.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore