True Colors (Limited)

Change of Heart; Maybe He’ll Know; Boy Blue; True Colors; Calm Inside the Storm; What’s Going On; Iko Iko; The Faraway Nearby; 911; One Track Mind.
True Colors di Cyndi Lauper in una nuova edizione su LP da 150 grammi a tiratura limitata e numerata.
Il programma di questo album vincitore di due Dischi di Platino e di una nomination per i Grammy Awards comprende accanto al brano eponimo la celebre “Change of Heart” .
Cyndi Lauper avrebbe potuto continuare a ricoprire senza problemi l’immagine della vivace ragazzina pop che ne aveva decretato il successo grazie al suo sensazionale disco d’esordio, fino a quando questa moda sarebbe fatalmente tramontata. Al contrario, nel suo secondo superbo album questa carismatica cantante preferì virare su un programma dai tratti di gran lunga più maturi e ambiziosi, coinvolgendo come guest star una serie di artisti di altissimo profilo e basandosi su uno stile strumentale più creativo e consistente, che si spinge molto oltre il brano che dà il titolo al disco. True Colors è un vero e proprio tour de force vocale, un album ricco di espressività, nel quale la Lauper sfoggia una performance intrisa di una intensa carica emozionale, un’elegante linea vocale e una assoluta sincerità. In questo disco clamorosamente sottovalutato la Lauper viene affiancata da un cast di artisti di primo piano, comprendente Billy Joel (voce), Adrian Belew (chitarra), i Bangles (voce), Aimée Mann (voce), Nile Rodgers (chitarra), Rick Derringer (chitarra) e parecchi altri. C’è anche Pee Wee Herman, che in “911” interpreta la parte dell’operatore telefonico, che dice che la Lauper non ha mai abbandonato la sua natura più intima, neppure quando vi è stata quasi costretta. Gli accenti cajun, i motivi dai toni sofferti (“What’s Going On”) e le gioiose cover di brani tradizionali (“Iko Iko”) contribuiscono a rendere questo disco gradevolmente vario e di ascolto molto piacevole. Ovviamente la Lauper non si limita a questo e in “True Colors” – il brano che con ogni probabilità ha segnato l’apice della sua carriera – firma un singolo destinato a raggiungere il vertice delle hit-parade, grazie a una straordinaria eleganza e a una raffinata linea vocale, che hanno spinto il pubblico a considerarla in una luce completamente diversa. Grazie a questo splendido disco la Lauper ottenne due nomination ai Grammy Award e uno dei brani in programma venne scelto da Phil Collins per una cover e come inno dei Giochi Olimpici del 1988 e della Coppa del Mondo di Rugby del 2003.