Tutto torna

Ho letto altro della stessa autrice quando ero più piccola e ne avevo un ricordo fantastico. ma questo libro non ha ne un capo e ne una coda...onestamente non mi è garbato molto.

Intenso e struggente!

“Cosa volevo fare da grande: inscatolare la realtà nei barattoli delle parole” Questa l’affermazione che racchiude l’essenza di Diego, malinconico protagonista del romanzo. Timido, delicato, profondo, vive una vita fatta di “vocaboli” e di ricordi sbiaditi. Si arrende a un’esistenza dedicata alla madre affetta da Alzheimer e si rifugia nelle parole, precise, compatte, esatte nelle loro definizioni e che Diego inserisce puntualmente nel vocabolario a cui sta lavorando. Un incontro inaspettato, come in ogni storia che si rispetti, lo stravolge, gli cambia la prospettiva, lo apre a qualcosa di sconosciuto e inesplorato. Come lui stesso dice, “Antonia è squarcio nella tela”, ma questa pirandelliana tela andrà dilaniata completamente per arrivare a comprendere che, talvolta, le cose non sono come ci appaiono e che forse non sempre la verità è la strada per la felicità. Breve, intenso, commovente, “Tutto torna” ti coinvolge e ti rapisce. Si legge tutto d’un fiato e ti fa riflettere sulla prospettiva, sullo sguardo che poniamo sul mondo e su quello che il mondo, inevitabilmente, pone su di noi.