L' ultimo capodanno
Regia:
Marco Risi
Interpreti:
Monica Bellucci, Giuseppe Fiorello, Marco Giallini, Claudio Santamaria, Alessandro Haber, Ricky Memphis, Adriano Pappalardo, Ludovica Modugno
Paese:
Italia
Anno:
1998
Supporto:
DVD
- EAN: 8032807051727
- Maggiori dettagli
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Gli inquilini di un comprensorio romano si apprestano a trascorrere l'ultimo giorno dell'anno tra varia umanità pronta ai festeggiamenti. Una follia assassina si abbatte, durante la notte, sulle vite dei quindici protagonisti.
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04/02/2020 10:13:21
OTTIMO ARTICOLO IN PERFETTO STATO AD UN PREZZO VERAMENTE ACCESSIBILE.
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20/09/2019 04:03:15
Rispetto al libro è leggermente differente, ma allo stesso tempo è un bel film dal tono leggero
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04/07/2018 19:45:19
Ingiustamente ignorato/misconosciuto.L'ho visto diversi anni fa e mi è rimasto impresso per follia e ritmo. Contestualmente mi sono convertito al culto di Madama Monica Bellucci,semplicemente monumentale.
- Produzione: 01 - Home Entertainment, 2013
- Distribuzione: Eagle Pictures
- Durata: 103 min
- Lingua audio: Italiano (Dolby Digital 2.0 - stereo)
- Formato Schermo: 1,33:1
- Area2
- Contenuti: interviste
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Marco Risi nasce il 4 giugno 1951. Esordisce nel cinema nel 1982 con Vado a vivere da solo seguito da altre due commedie sempre con Jerry Calà. Con Soldati – 365 all’alba (1987) vira verso un cinema d’impegno civile che continua con Mery per sempre (1989) e Ragazzi fuori (1990), Il muro di gomma (1991) e Il branco (1994). Del 1998 è il grottesco L’ultimo capodanno tratto dal romanzo di Niccolò Ammaniti. Negli anni Duemila realizza, fra gli altri, Tre mogli, Maradona – La mano de Dios e Fortapàsc, sulle drammatiche vicende che hanno visto protagonista il giovane giornalista Giancarlo Siani, ucciso dalla camorra. Con Mondadori pubblica Forte respiro rapido (2020). Approfondisci -
"Propr. M. Anna Maria B., attrice italiana. Sensuale ed elegante, è una delle più richieste top model prima di compiere il salto al cinema. Il primo ruolo vero è quello della moglie messa in palio in La riffa (1991) di F. Laudadio, cui seguono una decina di film nei quali però non riesce a trarsi dall'impaccio di una certa legnosità e dal regionalismo della provinciale procace. Il cinema francese le fornisce qualche occasione d'emancipazione con alcune parti più surreali e meno convenzionali come in Dobermann (1997) di J. Kounen. A Hollywood e in patria, invece, non sempre riesce a sottrarsi ai cliché della «sensualità mediterranea», che ripropone in Under Suspicion (2000) di S. Hopkins; mentre in Malèna (2000) di G. Tornatore usa la sua presenza scenica e il suo portamento altero per incarnare... Approfondisci
