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Unità a Mezzogiorno. Come l'Italia ha messo assieme i pezzi
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Unità a Mezzogiorno. Come l'Italia ha messo assieme i pezzi - Paolo Macry - copertina
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Unità a Mezzogiorno. Come l'Italia ha messo assieme i pezzi

Descrizione


Se l'anniversario dell'Unificazione ha ricordato agli italiani l'importanza del processo che nel 1861 riunisce i territori della penisola in uno stato nazionale, molto c'è ancora da fare per giungere a una sua valutazione spassionata. Soprattutto per quanto riguarda il ruolo del Mezzogiorno. Com'è possibile che il Regno delle Due Sicilie si sia liquefatto davanti a mille volontari guidati da un pittoresco generale in poncho e camicia rossa? Che parte hanno, negli avvenimenti, le iniziative delle popolazioni meridionali o, piuttosto, gli errori dell'élite borbonica? E cos'ha significato, per la storia lunga del paese, la fusione di realtà molto diverse come il Nord e il Sud? Il saggio mette a fuoco i punti salienti di questo sofferto percorso, interpretando in modo innovativo una "questione meridionale" che, dopo aver condizionato fortemente lo stesso Risorgimento, resta tuttora un argomento primario dell'agenda politica italiana.
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Dettagli

2012
27 settembre 2012
155 p., Brossura
9788815239907

Valutazioni e recensioni

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Roberto
Recensioni: 5/5
Deludente

Le premesse per un libro interessante c'erano tutte: chiarire ,una volta per tutte l'impatto che l'unificazione italiana ebbe sul meridione. Purtroppo da una parte lo stile involuto della scrittura, talvolta ai limiti della comprensibilità, dall'altra un'eccessiva sintesi ,rende l'opera assai deludente. L'autore ammette la complessità della situazione venutasi a creare(vedi capitolo 4 paragrafo 1) ma si limita a una velocissima rassegna su punti che meritavano ben altro approfondimento. Segue l'ennesima colpevolizzazione della società meridionale e l'inusitato plauso alle forze politiche che crearono una questione settentrionale, questa si ,giusta e legittima.

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Gamanto
Recensioni: 5/5

Un saggio agile, ma di inusitato acume interpretativo, rispetto ad una vexata quaestio nazionale: il rapporto Nord-Sud e come esso si sviluppa all'indomani dell'Unità. Dopo aver ascoltato e letto innumerevoli e scontate banalità contrapposte, solitamente speculari, è un piacere poter finalmente approcciare una tanto lucida quanto brillante analisi, scevra di pregiudizi, sull'argomento. Consigliato a chi non si accontenta di cliché.

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hill
Recensioni: 1/5

Personalmente ho trovato il registo linguistico di Macry poco scorrevole, a tratti illeggibile. Spesso si leggono pagine senza capire dove l'autore voglia arrivare. Questo purtroppo disincentiva la lettura del testo e rende difficoltosa la comprensione dei concetti esposti.

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Recensioni

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Voce della critica

Il libro presenta una rivisitazione critica del moto risorgimentale e della successiva storia italiana. Tale ricostruzione, però, non è funzionale a una rilettura pessimista della vicenda nazionale, modulata sul ben noto canovaccio dell'antistoria dell'Italia unita alla Mack Smith. Al contrario, l'approccio prescelto fa emergere per contrasto quanto di positivo ha significato l'unificazione rispetto alla condizione della società italiana del tempo e quanto ha reso possibile nei successivi centocinquanta anni. La rinuncia a un pregiudiziale pessimismo non scade in una visione idilliaca, ma serve a un apprezzamento realistico del Risorgimento e delle sue conseguenze. La diversità meridionale emerge con caratteri assai definiti al momento della spedizione di Garibaldi. Di essa l'autore individua le diverse modalità nella Sicilia (autonomista e antinapoletana e per questo patriottica), e nel Meridione continentale (dove la spinta liberale viene metabolizzata in termini di trasformismo virtuoso). In sostanza, il crollo del regno delle due Sicilie viene spiegato come il combinato disposto dell'egemonia liberale piemontese e della fragilità strutturale del sistema di governo borbonico. La diversità meridionale viene poi seguita in un rapido schizzo di storia italiana. Anche in questo brillante excursus non c'è deprecazione moralistica, bensì un'analisi del particolarismo italiano interpretato dal punto di vista meridionale. Gli interrogativi finali sull'esaurimento del compromesso tra centro e periferia, a lungo efficace ma negli ultimi decenni diventato quasi insostenibile, rimandano alle prospettive politiche future. La ricostruzione storica incontra così l'attualità senza dare risposte sul che fare, ma offrendo un'importante traccia interpretativa. Maurizio Griffo

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Conosci l'autore

Paolo Macry

Si è laureato presso l'Università degli Studi di Milano nel 1969. È stato borsista dell'Istituto Italiano per gli Studi Storici. Ha insegnato Storia Economica e poi Storia Contemporanea presso le Università di Salerno, l'Istituto Universitario Orientale di Napoli e l'Università Federico II di Napoli. Ha tenuto conferenze, seminari e corsi presso diverse istituzioni, fra cui: Centre for European Studies, Columbia University, Eighteenth-Century Studies Association, University College of London, University of Connecticut, McGill University, Istituto Universitario Europeo, Accademia dei Lincei, Istituto della Enciclopedia Italiana.Tra le sue pubblicazioni: Mercato e società nel Regno di Napoli (1974); Introduzione alla storia della società...

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