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Anno edizione: 2019
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Un'analisi affascinante sulle nostre origini e il futuro prossimo che ci aspetta.
L'evoluzione tecnologica sta portando un grande progresso in molti campi della vita dell'uomo ma anche un impatto pericoloso sul suo comportamento. Gli smartphone su cui passiamo la maggior parte del nostro tempo sono oggi vere e proprie protesi di corpo e mente e stanno conducendo a una divisione tra due cervelli: il nostro e quello che «portiamo in tasca». Una relazione pericolosa, secondo Vittorino Andreoli, che in queste pagine ricostruisce origini e funzioni dell'organo naturale mettendolo a confronto con quello artificiale, che ne è figlio, per comprendere i rischi psicologici e sociali che la rivoluzione digitale, dal computer ai tablet, dall'invenzione del web all'avanzata della robotica, ha innescato per giovani e adulti, in famiglia, nei legami e sul lavoro. La nostra identità rischia uno sdoppiamento? L'intelligenza artificiale da appendice diventerà parte integrante del nostro corpo prendendo alla fine il sopravvento? Sono solo alcune delle domande cui questo saggio cerca di dare una risposta con un'analisi affascinante sulle nostre origini e il futuro prossimo che ci aspetta.
Ho conosciuto personalmente il prof.Andreoli, lo stimo come persona e come divulgatore, ho letto altri suoi testi, ma purtroppo qui mi sono arreso dopo un centinaio di pagine. Tanti concetti, tante osservazioni, ma difficili da assimilare..forse sono io a non capire. Speriamo per la prossima occasione!
Mi piace Andreoli e spiega molto bene.
Andreoli é un grande. Temo debba scrivere un libro ogni 6 mesi... Questo è un'accozzagkiabdi frasi semplici, di tanti punti ripresi in altri testi. Andreoli può e deve fare di meglio
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