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Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2023
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Chi è l'uomo con la vestaglia rossa che compare nel famoso dipinto di John Singer Sargent? Quel dandy «vergognosamente bello» è il dottor Samuel-Jean Pozzi, intraprendente ginecologo della noblesse parigina di fine Ottocento, instancabile uomo di scienza ed esteta decadente. È seguendo le sue tracce che Julian Barnes ci porta nella rutilante Belle Époque europea, fra le celebrità che la animano, da Gustave Flaubert a Oscar Wilde, da Sarah Bernhardt a Edmond de Goncourt. Un viaggio affascinante in un'epoca tanto simile alla nostra: «decadente, frenetica, violenta, narcisistica e nevrotica».
«Uno dei suoi libri migliori [...] Un pezzo di bravura che regala autentico divertimento» – Evening Standard
«Il romanzo è il frutto pregiato di un autore amabile e pettegolo in modo generoso e sublime» - Leonetta Bentivoglio, Robinson
«L'uomo con la vestaglia rossa abbonda di piaceri [...] È geniale e sfida ogni convenzione» – The Spectator
Nell'estate del 1885 tre francesi giungono a Londra per un viaggio di piacere. Pur eleganti e disinvolti, i tre formano «uno strano trio»: due sono aristocratici, uno è un borghese; due hanno «tendenze elleniche», uno è di un'esuberante eterosessualità; tutti e tre – il conte Robert de Montesquiou-Fezensac, il principe Edmond de Polignac e il dottor Samuel-Jean Pozzi – frequentano gli stessi salotti mondani della Parigi fin de siècle, e li influenzano al punto da meritarsi una trasposizione artistica, in forma letteraria o pittorica, ad opera di alcuni fra i piú grandi artisti loro contemporanei, da Marcel Proust a John Singer Sargent. Ma che ci fa un medico borghese fra individui di cosí alto lignaggio, in una società tanto rigidamente stratificata? Samuel-Jean Pozzi è il figlio di un pastore di provincia, ma diventa un chirurgo e ginecologo di fama per aver messo a punto tecniche pionieristiche nella sua specialità medica. Entra nelle grazie dell'aristocrazia parigina per averne curato un buon numero di esponenti femminili, e altrettante averne amate (una su tutte l'attrice Sarah Bernhardt, che coniò per lui il lusinghiero epiteto di «Docteur Dieu»). Ma soprattutto la sua affinità con i poeti, gli artisti e i pensatori piú celebri della Belle Époque è dovuta al suo fascino di uomo di scienza e al suo amore per la razionalità e il libero pensiero. A partire dalla sua vita e da quella dei suoi compagni, Julian Barnes tratteggia un quadro vivacissimo di un'intera epoca e delle monumentali figure che la animavano – Henry James, Richard Wagner, Gustave Flaubert, Edmond de Goncourt, Paul Valéry, Dante Gabriel Rossetti, Alma-Tadema, Oscar Wilde... un parterre eccezionale, fra le pagine di Julian Barnes – e lo fa servendosi di testimonianze, epistole, diari, atti processuali, articoli di giornale, inserti saggistici e splendide illustrazioni.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Anche quest'ultima opera di Julian Barnes, un romanzo-documento sulla Belle Epoque è molto interessante per i contenuti e piacevole nella lettura. Ben documentato si narra la storia dell'aristocrazia e dell'alta borghesia francese dalla seconda metà dell'800 alla prima metà del '900. Quasi indispensabile per chi come me ama Proust e il clima della Recherche. Ritornano figure fondamentali come il conte Robert de Montesquiou, il conte de Polignac o la contessa Greffulhe e si allarga all'oltre mare con Henry James ed Oscar Wilde. Coinvolge altri artisti, scrittori o editori che caratterizzavano lo stile di quegli anni tra duelli, matinee, pettegolezzi e bizzarrie. Troveremo Hysmans, Sara Bernhardh, Leon e Alphonse Duadet, Jean Lorrain e i fratelli de Gouncourt. Filo conduttore la figura dell'eccelso dottor Pozzi, il signore con la vestaglia rossa dipinto da John Singer Sargent, e che da spinta alla scienza medica moderna oltre che interessato con gusto all'arte e con discrezione alle donne. Libro ben scritto, forse pecca nella traduzione dall'inglese all'italiano. Lo consiglio a chi vuole anche capire il passaggio alla modernità di cui Baudelaire e lo stesso Proust ne sono i propulsori. Bellissimo. Da leggere assolutamente come tutti i libri di J. Barnes e, con entusiasmo, vi invito a proseguire con “Il pappagallo di Flaubert”.
L'euforica Belle Epoque vista attraverso la figura del medico che ne curava i più illustri esponenti, l'affascinante Samuel Jean Pozzi. Un libro molto interessante, scritto magistralmente da Barnes.
Interessantissimo ritratto della Belle Epoque e dei suoi protagonisti, però ho trovato la lettura poco scorrevole... Consigliato ad appassionati, impegnativo.
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