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Anno edizione: 2000
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Meridianozero ha avuto il coraggio e l'intraprendenza di proporre autori stranieri del noir in traduzione italiana, trascurati il più delle volte dalle case editrici major. Miles Gibson è stato - ed è - giornalista, è negli anni Ottanta ha iniziato un'acclamata carriera di romanziere, con un esordio fortunato proprio con questo romanzo. Molti sono i suoi titoli in madrelingua, ma l'unico disponibile in traduzione italiana è questo titolo, che racconta la storia - in forma diaristica - di un serial killer che agisce nella Londra del dopoguerra e degli anni Sessanta. Willliam Burton è un personaggio totalmente inventato che pratica l'assassinio seriale di donne di qualsiasi età (ed anche di uomini, se occorre) con spietatezza, ma fornendo di continuo a se stesso l'alibi dell'estetica dell'omicidio. Si ritiene infatti un mago dell'assassinio che, rigorosamente, mette in atto, utilizzando dei coltelli da macellaio, e poi fotografando in polaroid le sue vittime. Il suo racconto autobiografico si dipana dalla sua infanzia ed adolescenza sino a quando decide di uscire di scena, mettendo in atto una mossa azzardata e quasi da illusionista. Non a caso, egli si interessa sin dall'adolescenza di illusionismo e sulla cui storia vorrebbe scrivere un trattato. Inviolato ed impunito, William Burton è una sorta di Jack lo Squartatore "gentile" che uccide con destrezza le sue vittime designate (solo dal caso), e senza farle soffrire.Le vittime peraltro sono sempre come stordite dalla sua intrusione, non cercano mai di lottare e si lasciano condurre alla morte come animali al macello. Ma, ovviamente, non si prova per lui la benché minima simpatia, ma solo orrore e terrore, nell'osservare come il Male possa vestire i panni di un uomo comune e assolutamente anonimo nella folla di una grande città. In questo senso William Burton - proprio per via di questa apparente normalità se non addirittura "insignificanza" - può essere un'icona del male ben più spaventosa di un Hannibal Lecter.
Un noir strano, decisamente atipico; oserei dire che è l'assassino, più che le sue vittime, a destare compassione....Interessante e scorrevole, un giallo diverso dal solito.
Affascinante questo libro: follia omicida dal volto umano in una storia inquietante, ma mai cruenta, così ben raccontata che avvolge il lettore e lo cattura dalla prima all'ultima riga. Consigliato.
Recensioni
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