L' uomo è un grande fagiano nel mondo

Potente e immaginifico, è un racconto che mette in crisi il lettore a partire dal titolo (spiegato nel risvolto della quarta di copertina): si tratta di un detto rumeno in cui il fagiano – uccello goffo e pesante, incapace di volare e quindi facile preda – viene paragonato all’uomo, alla sua incapacità di imporsi soprattutto se oppresso da un regime dittatoriale. La famiglia del mugnaio Windish, nella Romania di Ceaușescu, vuole emigrare in Germania e per questo attende il passaporto. L'attesa, la conta dei giorni, le umiliazioni subite per tentare di accelerare il processo di rilascio dei documenti, sono intervallate da una serie di apologhi sulla vita del villaggio e dei suoi abitanti – indimenticabili quelli intitolati "Il re dorme" e "La zuppa d'erba" – che precipitano il lettore in un universo rurale a cavallo tra la superstizione ancestrale e la forzata modernità del socialismo, in cui uomini e natura partecipano di un unico, onirico universo simbolico.