Verso l'ora zero

Ricetta per un cocktail estivo facile e veloce: prendete un marito ricco con senso di "polpa" che ha la malsana idea di organizzare un incontro tra la sua ex moglie e quella nuova; una vecchia e ricchissima signora proprietaria della villa dove avverrà il suddetto incontro; una lontana cugina che si occupa di assistere la signora anziana; una governante fedele; un cameriere anziano; un vecchio avvocato genio della criminologia; un aspirante suicida; un uomo d'affari malese che fa la corte all'ex moglie; un rubacuori che fa la corte alla seconda moglie. Ora "shakerate" abbondantemente prestando attenzione affinché tutti gli ingredienti si amalgamino alla perfezione; basta una piccola distrazione e il nostro cocktail è bello che rovinato e a quel punto bisogna capire quale sia l'ingrediente deleterio: il problema è che tutti possono esserlo! In sintesi è ciò che avviene in questo giallo in cui, dopo la presentazione fisica e psicologica dei vari personaggi, tutti hanno un movente e tutti sono sospettati. A quel punto bisogna rivolgersi a un barman professionista: niente Poirot né Miss Marple, il nostro esperto è il signor Battle, sovrintendente di Scotland Yard che si occuperà di risolvere il caso. La lettura, tra qualche lontana reminiscenza dannunziana (dama bianca e dama rossa) e pirandelliana (ruolo da recitare nella vita) scorre veloce e converge verso un unico punto: il delitto è considerato un mero epifenomeno, il punto apicale di una lunga serie di precedenti avvenimenti tutti convergenti verso quell' "ora zero" che dà il titolo al romanzo. Se pensate di sapere cosa penso che voi pensiate, allora potreste essere nel “mood” per preparare questo cocktail... pardon, per leggerlo. Bello