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Vita breve di un giovane gentiluomo
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Vita breve di un giovane gentiluomo - Jean Teulé - copertina
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Vita breve di un giovane gentiluomo

Descrizione


È martedì 16 agosto 1870 quando Alain de Monéys esce dalla casa dei genitori per recarsi alla fiera di Hautefoye, il villaggio più vicino. Nel Périgord è una giornata calda, afosa, la campagna è oppressa dalla siccità, ma per il giovane aristocratico c’è molto da fare. Di lì a pochi giorni partirà per difendere la Francia e il suo imperatore contro l’esercito prussiano, e c’è ancora da discutere il suo progetto di bonifica delle paludi della regione, da acquistare una giumenta per la cugina Bertille, da trovare un posatore per riparare il tetto del fienile di un amico. Ma soprattutto Alain non ha mai mancato l’annuale appuntamento con la fiera, dove ritrova sempre i suoi vecchi amici. Lungo la strada è allegro, espansivo e cordiale con tutti, felice anche per il casuale incontro con la bella Anna Mondout, una stiratrice che sogna di imparare a leggere e scrivere. Alle due del pomeriggio arriva all’ingresso del paese, affollato da oltre seicento persone mentre solitamente è abitato da non più di una quarantina. Due ore più tardi Alain de Monéys sarà picchiato, linciato, torturato, bruciato vivo e addirittura mangiato dalla folla impazzita che si accalca per le stradine di Hautefoye. Un’affermazione malcompresa durante la lettura delle notizie di disfatta provenienti dal fronte, una frase che corre di bocca in bocca diventando tutt’altro, e l’orrore si scatena: la popolazione analfabeta, stremata dalla carestia e angosciata dalla guerra, accusa de Monéys di essere dapprima a favore dei prussiani, poi di essere lui stesso – noto a tutti come un fedele suddito dell’imperatore – un prussiano, un nemico mortale. Sotto lo sguardo sconvolto di Anna, Alain viene sottoposto a torture di ogni genere, e tra gli aguzzini di ogni età e mestiere si distinguono in modo particolare i suoi sostenitori alla carica di vicesindaco del villaggio, coloro che hanno ricevuto da lui benefici e favori. La via crucis del giovane gentiluomo si conclude solo quanto il sindaco – vero Ponzio Pilato della situazione – dichiara alla folla: «Mangiatelo, se proprio volete». Invito che i cittadini prendono alla lettera. Il giorno dopo il crimine, in attesa di un processo che condurrà solo alla condanna di pochi, data l’esiguità dei posti disponibili nella locale prigione, uno degli assassini darà voce al pensiero di tutti: «Non so cosa mi sia preso». Storia vera, basata su una delle pagine più macabre e poco note della storia francese, Vita breve di un giovane gentiluomo costituisce una splendida conferma del talento dell’autore del Marchese di Montespan, alle prese questa volta, con la sua scrittura intrisa di humour nero, con la logica criminale che muove quel particolare assembramento umano che va sotto il nome di folla.
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Dettagli

2011
14 luglio 2011
144 p., ill. , Brossura
9788854504059

Valutazioni e recensioni

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orwell
Recensioni: 5/5

La narrazione fa riferimento ad una storia vera accaduta in Francia durante la guerra franco-prussiana all'epoca di Napoleone III. E' un vero trattato di sociologia, dove la persona annulla la propria anima e si fonde con la massa. La massa è di per sè un'entità propria con una propria devianza e difficilmente controllabile. La massa trova un nemico e scarica tutta la propria rabbia incontrollata su di esso. La massa diventa violenta e inumana. Solo il giorno dopo quando l'entità del singolo riprende il sopravvento ritorna alla realtà e scopre cosa ha fatto. Ha ucciso un uomo. Lo ha ucciso solo per scaricare le proprie paure, nascoste e impronunciabili. Un libro brutale e violento. Pur essendo una storia romanzata, l'autore è riuscito ad introdurre una battuta finale che rende il libro imperdibile.

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AGT
Recensioni: 5/5

Sconvolgente.Scritto con la tragica ironia che contraddistingue sempre i romanzi di Teulé,in questo caso la drammaticità sta anche nel fatto che è proprio tutto vero.A che punto può arrivare la follia umana,di seicento persone contro un unico innocente?!

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La recensione di IBS

È martedì 16 agosto 1870 quando Alain de Monéys, giovane aristocratico del Périgord, esce da casa dei genitori diretto alla fiera di Hautefaye, il villaggio più vicino. Alain è un uomo di buon cuore, intelligente e gentile. La visita al mercato ha lo scopo di acquistare una giovenca per una vicina indigente e di trovare i pezzi per riparare il tetto del granaio di un altro vicino, altrettanto privo di mezzi. E con l'occasione Alain intende trovare interlocutori per il suo progetto di bonifica delle paludi della regione. Alle due del pomeriggio arriva all'ingresso della fiera. Due ore più tardi, la folla impazzita lo avrà linciato, torturato, bruciato vivo e, addirittura, mangiato. Come è stato possibile un tale orrore? Come può una popolazione pacifica - per quanto angosciata dalla guerra contro la Germania e minacciata da una carestia eccezionale - diventare preda in pochi minuti di una tale barbara frenesia? Con il pretesto di un'affermazione equivocata e di un'accusa di spionaggio totalmente infondata, seicento persone qualunque si dedicano per due lunghe ore alle peggiori atrocità, sottoponendo la povera vittima a una via crucis che termina quando il sindaco - quasi un Ponzio Pilato - dichiara alla folla: «Se volete, mangiate pure il suo corpo». Pochissimi, il curato e qualche amico del giovane, cercano di strappare la sfortunata vittima dalle mani della folla inferocita e solo Anna, una ragazza innamorata di Alain, rischierà la vita per salvarlo. In seguito, incapace di condannare seicento persone in blocco, la giustizia ne punirà solamente ventuno, tanti quanti i posti disponibili nella prigione di Périgueux. Quattro saranno condannati a morte, gli altri verranno inviati ai lavori forzati. Il giorno dopo il crimine, i partecipanti non sapranno dire altro che: «Non so cosa mi sia preso».

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Conosci l'autore

Jean Teulé

1953, Saint-Lô

Jean Teulé, personaggio eclettico e imprevedibile, ha iniziato la sua carriera come fumettista. Ha occupato spesso e per lungo tempo i primi posti nelle classifiche francesi, è stato tradotto in molti paesi europei dove gode di una certa notorietà, ed è molto apprezzato dalla critica. In Italia sono stati pubblicati Il negozio dei suicidi, Il marchese di Montespan e la trilogia sui poeti maledetti (Rainbow per Rimbaud, O Verlaine! e Io, François Villon). Vive a Parigi con l'attrice Miou-Miou.

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