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La vita delle ragazze e delle donne
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La vita delle ragazze e delle donne - Alice Munro - copertina
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vita delle ragazze e delle donne

Descrizione


Con La vita delle ragazze e delle donne Einaudi conclude la pubblicazione dell'opera completa di Alice Munro. Nel 2013 Alice Munro è stata insignita del Premio Nobel per la Letteratura.

«Perché quel che volevo – scrive Munro – era ogni singola cosa, ogni strato di conversazione e pensiero, pennellata di luce su una corteccia d'albero come su un muro, ogni odore, ogni buca, dolore, fessura, illusione, tenuti immobili, insieme: in un'inestinguibile radiosità».

La vita delle ragazze e delle donne , pubblicato per la prima volta in Canada nel 1971, è l'unica incursione di Alice Munro nella forma-romanzo, seppure declinata secondo il metodo e lo stile inconfondibile dell'autrice. In principio Del ha nove anni, l'età delle curiosità complesse di un bambino che anticipa la propria pubertà. Sono gli anni Quaranta: da qualche parte è in corso una guerra i cui echi contaminano anche l'egloga rude di un Ontario lontanissimo dal precipizio della Storia. Quali e quanti sono i riti di passaggio dall'infanzia alla giovinezza, dall'inesperienza all'ingresso nel solco della vita? Non esiste un'età edenica per le ragazze e le donne di Alice Munro: la bambina Del fiuta il pericolo senza saperlo nominare; l'adolescente Del gioca con il sacro animata dal desiderio di contraddire la laicità di sua madre e dallo zelo di un sentimento acerbo e acceso come ogni primo amore. Del rifiuta e insieme difende le stravaganze della madre che illuministicamente si ostina a vendere enciclopedie nel medioevo fanatico di religione di una campagna inospitale. Ha nostalgia di Dio, ma registra il Suo eterno scacco nella vita degli uomini e degli animali. A quattordici anni Del è attratta dai languidi misteri del sesso fantasticato, conosce l'agrodolce di una complicità tradita con l'amica Naomi, e nel fervore con cui anno dopo anno un'insegnante si dedica ad allestire la recita della scuola, intuisce il seme tragico di una vita senza sbocchi. Poco dopo Del è pronta per un privato rito di iniziazione sessuale, come la Gerty MacDowell di James Joyce, una Nausicaa corrotta dal desiderio di sapere, vedere, piacere. L'Eden che non c'è mai stato è ora comunque inesorabilmente alle spalle; è tempo di battesimi, di vere e proprie deliberate rinascite. Del ha diciassette anni e già intravede anche il concludersi dell'adolescenza. Sperimenta la perdita e l'amore; si tuffa nel delirio di una relazione senza ossigeno. E infine accetta per sé la necessità della scrittura e si congeda con la promessa di un'integrità scintillante che rimanda i lettori al dono di storie radiose, credibili, sublimi.
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Dettagli

2018
20 marzo 2018
293 p., Rilegato
9788806175993

Valutazioni e recensioni

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dana63
Recensioni: 4/5

"E’ in arrivo un cambiamento, secondo me, nella vita delle ragazze e delle donne. Sì. Ma spetta a noi favorirlo.Finora le donne sono state solo quello che erano in rapporto a un uomo.Punto e basta.Una vita non più autonoma di quella di un animale domestico.". La vita delle ragazze e delle donne racconta le tappe della crescita di Del,una ragazza intelligente,spiritosa,sensibile,a tratti sfrontata e superba.Ne narra le amicizie,i rapporti con i familiari,i primi amori,la scoperta del sesso,emozioni, sentimenti,l'amore per lo studio e la cultura, il rapporto con la fede,l'amore per la scrittura e la voglia di ascoltare storie, racconti di vite. Gran parte del romanzo parla del rapporto con il sesso maschile,la continua ricerca da parte delle donne di piacere agli uomini "L’amore non è cosa per le non depilate" e dell'amore, che ben presto si trasforma in una trappola per le donne, anche per quelle più libere, autonome, emancipate e intelligenti, fino a trasformarle in "Uno di quei rettili dalla mobilità impaurita, la classica sopravvissuta a un'esistenza femminile...". Accanto alla vita di Del vengono narrate altre vite ed altre storie. C'è un particolare che pare accomunare tutti i protagonisti, soprattutto le protagoniste:la direzione sbagliata presa delle loro esistenze,le scelte obbligate operate ai bivi importanti;le convenzioni,le aspettative altrui,che, anziché accompagnarle e dirigerle verso la loro realizzazione,le conduce a ripetere i passi delle loro madri o a seguire anziché i propri sogni,i sentieri tracciati per loro da altri, a seguire solchi già scavati. "La gente si porta appreso parecchio del proprio testardo disorientamento, delle molteplici ombre di sé".

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Marta
Recensioni: 5/5

La vita delle ragazze e delle donne è un libro che leggi alla velocità della luce, perché la storia di Del è un po la storia di tante ragazze e donne che cercando se stesse scoprono il mondo, non un mondo bellissimo o bruttisimo, ma la vita così com'è, nelle sue contraddizioni, nella sua povertà e nella su ricchezza. Emanciparsi è sempre difficile, soprattutto per le ragazze che devono sempre ribadire di volere la stessa vita dei maschi fatta di esperienze, progetti, libertà. Del la nostra protagonista ci narra la sua storia alla scoperta della libertà. Le ultime pagine del libro sono ricchissime non puoi che sperare in lei e un po' anche per noi stesse.. Perché la fatica di essere se stessi vale sempre lo sguardo attonito del mondo circostante.

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Sere_camp
Recensioni: 4/5

Ho scelto questo volume a caso, tra i titoli suoi che mi mancavano da leggere, l'ho fatto perciò non sapendo che questo è il suo unico romanzo, leggendolo mi aspettavo infatti la solita serie di racconti. Non per questo mi ha delusa! La Munro scrive da Nobel e probabilmente lo farà anche con la lista della spesa! Scherzi a parte, questa è la storia di Dell, cresciuta a Jubilee, dall'età di 12 anni circa alla gioventù post liceale. La sua crescita tra i parenti, gli amici e i primi amori. Le sue insicurezze, i suoi gusti e le sue scelte, il suo diventare donna e affrontare gli importanti temi della vita: la morte, il rapporto con la madre, la fede, la sessualità, l'amicizia e l'amore. Con la Munro non si sbaglia mai.

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Voce della critica

Pubblicato per la prima volta in Canada nel 1971, dove l’autrice si era già fatta notare per una raccolta di racconti, Lives of Girls and Women è considerato l’unico romanzo nella vasta produzione di Alice Munro, pur trattandosi non proprio di un romanzo, ma di una serie di storie interconnesse tra loro.

Nella sua unicità questo libro mostra già, in maniera prodromica, tutte le caratteristiche narrative tipiche della scrittrice canadese, premiata con il Man Booker Prize nel 2009 e successivamente con il Premio Nobel nel 2013.

La protagonista della storia, Del Jordan, che il lettore ha già incontrato in altre opere dell’autrice, viene descritta in queste pagine in vari momenti della sua vita, dall’infanzia all’adolescenza, fino agli anni della maturità. Ciascuno di questi momenti è scandito dai capitoli-racconti che compongono il libro.

La crescita della protagonista è narrata con il distacco caratteristico dell’autrice, che accantona i sentimenti in favore della descrizione dei fatti: senza mai intervenire nella narrazione Alice Munro si dilegua a favore della sua protagonista, senza mai indugiare nell’autocelebrazione. Il fulcro del romanzo sono semplicemente i personaggi femminili e le loro relazioni, in ogni capitolo il lettore vedrà la giovane protagonista scontrarsi con i temi cruciali della formazione: la “scoperta” della morte, la fede, la famiglia, l’amicizia ed il sesso.

L’autrice utilizza le figure maschili – marginali nella storia – per distruggere alcuni archetipi di cui si è spesso abusato nella letteratura. Lo zio della protagonista – ad esempio -, apparentemente rozzo e distaccato, rivela invece un forte istinto genitoriale che lo porterà ad uscire dal suo “mondo”; oppure il fratello, presentato come stereotipo del ragazzo ottuso di provincia, che mostrerà la sua sensibilità nei confronti del cane di casa. Una carrellata di personaggi secondari che condiscono la narrazione con l’intento precipuo di rompere gli schemi narrativi e sociali dell’epoca, dando al lettore un punto di vista originale e inedito sulla vita della provincia canadese.

Alice Munro ci ha abituati a narrazioni incentrate sul rapporto madre – figlia, ai contrasti fra di esse e ad un accurato approfondimento psicologico; senza risparmiare al lettore i lati negativi della protagonista, come un certo tipo di crudeltà tipica della giovinezza. Il suo è un universo diviso in piccole monadi e isolato attraverso sottili soglie: le mura domestiche dal quartiere, il quartiere dalla città, la città dal resto del mondo e ogni persona da chiunque altro. Ogni incontro fra questi mondi è una spinta narrativa che può concretizzarsi attraverso un viaggio tanto quanto un abbraccio.

Spesso paragonata ai maestri del racconto, primo fra tutti Raymond Carver, Alice Munro ha dimostrato invece una capacità piuttosto inedita, forse unica, nel cogliere e descrivere i momenti cruciali nella vita di ogni individuo. Proprio questa particolarità permette ai suoi lettori di riconoscersi nei suoi personaggi e di amare i suoi racconti.

Recensione di Federico Strazzeri

 

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Conosci l'autore

Alice Munro

1931, Wimgham (Ontario)

Alice Munro è la più importante autrice canadese contemporanea, "maestra del racconto breve". Nel 2013 ha vinto il PREMIO NOBEL per la Letteratura.È cresciuta a Wingham, Ontario. I suoi racconti, ambientati perlopiù nelle piccole cittadine dell’Ontario sudoccidentale, mescolano osservazione precisa della realtà sociale e introspezione psicologica, e si caratterizzano per la raffinatezza formale. Temi prediletti sono i problemi delle ragazze durante l’adolescenza, il loro rapporto con la famiglia e con l’ambiente circostante, il matrimonio, il divorzio, la vecchiaia, la solitudine. Ha pubblicato numerose raccolte di racconti e un romanzo. Fra i molti premi letterari ricevuti, per tre volte il Governor General's Literary Award in Canada, il...

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