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Anno edizione: 2020
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Il ritorno al romanzo di uno dei poeti più apprezzati della scena letteraria italiana, già finalista al premio Strega con Il male è nelle cose.
Agnese e Pino sono nati nel 1893 e appartengono a quella generazione sfortunata che ha attraversato entrambe le Guerre mondiali. Lei è una ragazza riservata, ha da poco perso il padre e lavora come sarta per provvedere a una madre velleitaria e al fratello minore; lui è il rampollo di una importante famiglia siciliana, a Milano per studiare Ingegneria al Politecnico, dove incontra Carlo Emilio Gadda. Si conoscono per caso e iniziano a frequentarsi: lui è più istintivo e impetuoso, lei frena, diffidente per natura, prudente per necessità. Passeggiano per le vie di una Milano brulicante di vita, di mestieri e di attrattive. Vanno a teatro e al cinema, che è ancora una novità, si innamorano, hanno una figlia. Ma il destino non li vuole insieme. Pino, reduce dal fronte, intraprende la carriera militare, e la famiglia non solo gli vieta di riconoscere la bambina avuta da Agnese, ma lo spinge a un matrimonio di convenienza. Agnese va a vivere insieme alla figlia in una casa di ringhiera, nel quartiere dell'ex Lazzaretto, e lì, giorno dopo giorno, tesse la trama minima della propria esistenza, accettando le cose come vengono, lavorando. Agnese e Pino tornano, sempre più raramente, a incontrarsi, senza mai deviare il corso delle proprie esistenze. Si vogliono bene, ma le vicende storiche e personali li separano. Cento anni dopo Maurizio Cucchi ricostruisce la loro vita con emozione e cura, a partire da ritratti in bianco e nero e da una sparuta corrispondenza, visitando i luoghi in cui hanno abitato e trascorso poche ore spensierate. E mentre ci racconta di un amore silenzioso e tenace stretto tra due guerre, dipinge lo scenario commovente di una Milano (e sullo sfondo anche di Catania), e di un mondo, che non esistono più. È questo il ritorno al romanzo di uno dei poeti più apprezzati della scena letteraria italiana, già finalista al premio Strega con Il male è nelle cose .Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Maurizio Cucchi La vita docile Mondadori, 2020 Maurizio Cucchi è poeta e scrittore di lungo corso. In questa sua nuova opera, un romanzo breve che sonda lo spazio dell'esistenza come intercapedine tra la Storia e le storie, si conferma la falsariga di una poetica iniziata con "Il disperso" e quindi ripresa elaborata e sottolineata in tutte le raccolte poetiche e nei romanzi successivi, come pure negli interventi, numerosi, di critica. Potrò sbagliare, ma Cucchi è uno degli esponenti della frangia esistenzialista della poesia e della narrativa contemporanea. Col suo stile stringato, ridotto quasi all'osso, ma con una poesia sottesa che porta il piacere della lettura alle estreme positive conseguenze, il nostro, invece di essere lui a parlare, lascia che parlino le storie le cose e i personaggi, con quel vezzo fenomenologico, che è verosimile abbia appreso alla scuola di Sereni. Ed è per tutto questo che Maurizio Cucchi a me piace e ogni volta che leggo le sue opere, siano in versi, siano in prosa, ne esco arricchito.
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