Vivere, amare, capirsi

Uno dei libri più belli di Leo Buscaglia. Con il suo stile semplice,ma profondo dona al lettore uno sguardo sulla vita e sull'amore. Lo consiglio!

Il libro non ha un testo organico poiché si tratta di una raccolta di varie conferenze tenute dal compianto educatore italo-americano e questo primo limite conduce giocoforza ad un secondo grosso limite: la ripetitività. Infatti i concetti si ripetono più volte e frequentemente anche gli esempi, gli aneddoti ed i racconti di vita dell'autore. Terzo limite del testo è che, sotto alcuni punti di vista, risente parecchio del tempo: sono trascorsi quarant'anni dalla prima edizione e si sentono tutti. C'è poi da dire che, a mio avviso, il pensiero di Buscaglia è pregno del sentire di un'epoca, gli anni '60 e '70, e tante sue osservazioni oggi sembrano ingenue così come molti suoi inviti appaiono inattuabili per diverse ragioni. L'influenza del periodo della contestazione giovanile, periodo che l'autore stesso considera "esaltante" per l'insegnamento, pervade tutte le conferenze e lo stesso percorso di vita dell'autore - i viaggi in oriente, la scoperta del buddhismo e tanti altri elementi - sono tipici di quell'epoca ormai lontana. Per il resto il libro è godibile, sono molte le citazioni di vari pensatori, gli esempi e i racconti davvero interessanti. Mi sono piaciuti soprattutto quelli dell'infanzia da povero immigrato del piccolo Leo Buscaglia, racconti spesso molto commoventi e ricchi di insegnamenti. E' necessario, quindi, riconoscere che molte considerazioni sono ancora oggi validissime nonostante i limiti che ho evidenziato all'inizio. Come afferma Betty Lou Kratoville nell'introduzione, Leo Buscaglia (1924-1998) era "come un immenso foglio di carta assorbente: il suo occhio pronto, il suo straordinario intelletto, il suo cuore generoso s'imbevono di tutto". Egli fu certamente una persona fuori dal comune ed anche per questo consiglio la lettura di questo volume.

Il libro non ha un testo organico poiché si tratta di una raccolta di varie conferenze tenute dal compianto educatore italo-americano e questo primo limite conduce giocoforza ad un secondo grosso limite: la ripetitività. Infatti i concetti si ripetono più volte e frequentemente anche gli esempi, gli aneddoti ed i racconti di vita dell'autore. Terzo limite del testo è che, sotto alcuni punti di vista, risente parecchio del tempo: sono trascorsi quarant'anni dalla prima edizione e si sentono tutti. C'è poi da dire che, a mio avviso, il pensiero di Buscaglia è pregno del sentire di un'epoca, gli anni '60 e '70, e tante sue osservazioni oggi sembrano ingenue così come molti suoi inviti appaiono inattuabili per diverse ragioni. L'influenza del periodo della contestazione giovanile, periodo che l'autore stesso considera "esaltante" per l'insegnamento, pervade tutte le conferenze e lo stesso percorso di vita dell'autore - i viaggi in oriente, la scoperta del buddhismo e tanti altri elementi - sono tipici di quell'epoca ormai lontana. Per il resto il libro è godibile, sono molte le citazioni di vari pensatori, gli esempi e i racconti davvero interessanti. Mi sono piaciuti soprattutto quelli dell'infanzia da povero immigrato del piccolo Leo Buscaglia, racconti spesso molto commoventi e ricchi di insegnamenti. E' necessario, quindi, riconoscere che molte considerazioni sono ancora oggi validissime nonostante i limiti che ho evidenziato all'inizio. Come afferma Betty Lou Kratoville nell'introduzione, Leo Buscaglia (1924-1998) era "come un immenso foglio di carta assorbente: il suo occhio pronto, il suo straordinario intelletto, il suo cuore generoso s'imbevono di tutto". Egli fu certamente una persona fuori dal comune ed anche per questo consiglio la lettura di questo volume.