E c'era soltanto una voce. Piccolo saggio sulla vocazione

Volumetto che parla di vocazione, si percepisce nitidamente l'esperienza vissuta dell'autore che scrive quanto prova, quanto esperimenta. Occorre più che leggere riflettere: sono gli ideali, più degli interessi, a spingere avanti il mondo? Nella consapevolezza che i profeti possono insegnare parole-carne perché prima sono stati segnati dalla parola nella loro carne più profonda (..). I profesi sono significanti che non conoscono il proprio significato. Sta quasi tutta qui la grauità-povertà-obbedienza-castità della loro vita, non poter conoscere l significato di che cosa sono e di che cosa fanno. Fino al famoso: Shomèr ma mi—llailah? Sentinella: quanto manca al giorno? (Isaia, 21.11) Risponde la sentinella: il mattino viene, ma è ancora notte! Se volete domandare, chiedete, tornate e domandate ancora. (isaia 21.12) nella sua fedeltà alla vocazione, che sta nel sapere restare ignorante tra la notte e l’alba e invitare i passanti a fare domande: non è un tecnico del tempo. Così il fallimento e la delusione sono parte dello sviluppo necessario di una buona vocazione . Essendo il profeta una sentinella; una ferita che parla....per ins-segnare la parola.