La voce degli uomini freddi

L’ amore che Mauro Corona ha per la natura e per le sue montagne è infinito, e infinita anche la tristezza nell’ammettere la superbia e la stupidità dell’uomo che fa di tutto per distruggerle…. distruggendo anche se stesso....Un libro particolare, a tratti lento, ma mai banale, in ogni racconto, un insegnamento di amore, di rispetto, di resilienza, di semplicità, di vita. Sfondo la tragedia del Vajont......un libro triste ma reale, tocca il cuore.......

Avevo in programma di comprarlo già da un paio di anni, ma tra una cosa e l'altra lo avevo sempre lasciato nella lista dei libri da comprare. Per caso finii di leggere il libro che mi portavo appresso già da un po', e allora capitai in una libreria in cerca di uno nuovo. Appena l'ho visto ho deciso subito di comprarlo senza ripensamenti, questa copertina è veramente spettacolare e molto suggestiva, soprattutto se lo compri nel periodo di natale come ho fatto io. Inizialmente mi aspettavo qualcosa di più dato che avevo già letto alcuni suoi libri e mi avevano preso tantissimo; con questo la magia purtroppo non c'è stata, o almeno fino alla fine. Lo trovavo noioso e ripetitivo e ho fatto una fatica colossale per leggerlo, ma poi quando sono arrivato verso la fine mi ha messo i brividi e mi ha tenuto scioccato per tutto il resto del giorno dopo quando l'ho finito di leggere..... è il racconto di un popolo grezzo, ma di cuore, che ha abitato per secoli quelle montagne, fino a che l'uomo cattivo non ha costruito la diga del Vajont. Ve lo consiglio vivamente, anche se può risultare noioso e senza senso, alla fine vi lascerà i brividi e rimarrete sconvolti, almeno a me è successo così.

La vicenda del Vajont narrata come una favola; una metafora del perenne scontro tra gli equilibri della natura e il progresso umano. All'inizio abbastanza noioso, si riscatta nel finale. Molto triste.