La profezia di CL

Sottotitolo: io li conoscevo bene. Nella seconda metà degli anni settanta, quelli del liceo, il movimento ecclesiale/clericale di CL alla grande. I ciellini erano figli della borghesia imprenditoriale o commerciale, inquadrati in un movimento nel quale si faceva un’esperienza di vita cristiana (o cattolica?): erano intellettualmente arroganti, chiusi a ogni confronto, conservatori in politica e nella morale (soprattutto quella degli altri). CL era una potenza, politica ed economica; fiancheggiatrice della Democrazia Cristiana (della peggiore DC, aggiungo io) soprattutto attraverso il Movimento Popolare e fondatrice di una serie di cooperative raggruppate nella Compagnia delle Opere. Il suo principale politico di riferimento era Giulio Andreotti (e questo la dice lunga) nonché Roberto Formigoni (e questo la dice lunghissima). Carron ha tentato di staccare CL dalla politica, ma la sua leadership non è mai stata accettata completamente dal movimento. Ha criticato Formigoni quando è stato accusato e condannato per corruzione; non ha partecipato ai Family Day; ha tentato di aprire una riflessione sui nuovi diritti (gli omosessuali, il suicidio assistito), ma non si è mai integrato completamente. Voleva far tornare il movimento alle sue origini? Forse sì, voleva che i ciellini fossero testimoni, più che militanti. Carron si è dimesso improvvisamente nel 2021. Mi è tornata in mente la lettera aperta scritta da diversi esponenti politici che si rifanno a quell’area (Roccella, Lupi, Gasparri, Mantovano, Quagiariello, Sacconi) nel 2011 in difesa di Berlusconi, indagato per concussione e favoreggiamento della prostituzione. Gli stessi politici che sbandieravano i famosi principi non negoziabili (tra i quali evidentemente non c’era quello di astenersi dall’andare a divertirsi con le minorenni). Bei tempi, quando si poteva gridare di essere anticlericali, e di andarne fieri. Oggi come si fa? A volte il Papa è più a sinistra del PD (vabbè, non ci vuole molto…).