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Volevo solo andare a letto presto - Chiara Moscardelli - copertina
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Volevo solo andare a letto presto

Descrizione



Agata Trambusti è una giovane donna ipocondriaca e un po' nevrotica. Cresciuta nel borgo hippy di Calcata, vive a Roma, lavora in una casa d'aste ed è una fan sfegatata di telenovelas brasiliane. Ma il suo quieto, piccolo mondo va in frantumi quando si "scontra" con un uomo misterioso...

Agata Trambusti è una giovane donna ipocondriaca e un po' nevrotica. Cresciuta nel borgo hippy di Calcata, fuori Roma, da una madre single, ideologica e innamorata di cristalloterapia che le ha vietato tutte le cose piacevoli dell'infanzia - tra cui la televisione - ora Agata vive a Roma, lavora in una casa d'aste ed è una fan sfegatata di telenovelas brasiliane. Ma il suo quieto, piccolo mondo va in frantumi quando si "scontra" con un uomo misterioso durante un sopralluogo in una villa sull'Appia per la valutazione di alcuni quadri. Chi è? Che cosa vuole da lei? Perché la segue persino a Barcellona durante un secondo sopralluogo? Agata è letteralmente travolta da Fabrizio Calcaterra. Vorrebbe liberarsene, ma capisce ben presto che non può. I due sono legati a doppio filo: perché c'è un mistero dietro i quadri che solo Agata potrà svelare e perché entrambi sono in pericolo. Rischiano soprattutto di lasciarsi andare...
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Dettagli

A
2016
19 ottobre 2016
272 p., Brossura
9788809810792
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Indice


Un brano dell'intervista di Chiara Moscardelli sul Venerdì di Repubblica

Il suo è un romanzo di formazione? Una commedia rosa? Gialla? Visto che c'è anche un crimine. Esiste un genere per contenerlo?

«Non credo esista una definizione. A me piace definirla Rosa Crime. C'è sempre una protagonista che un po' mi assomiglia (non fisicamente. Nella fiction mi piace essere più generosa), che vive una situazione statica di amicizie, lavoro e singletudine e che a un certo punto, suo malgrado, si imbatte in un crimine, un intrigo, un mistero. Questo è il motore che muove la storia e che la porta a fare un incontro importante. Quindi c'è il giallo e c'è la commedia romantica. Un po' tipo Caccia al ladro di Hitchcock».

Nei suoi libri lei fa sempre sfoggio di una cultura di telenovelas e serie tv.
«Non avendo una grande vita sentimentale, vivo quella di qualcun altro. Mi sono sempre nutrita di serie tv e telenovelas in cui la protagonista vive amori travolgenti. Dalla serie di Angelica al più recente Elisa di Rivombrosa passando per le appassionanti vicende di Juan e Beatrice in Cuore selvaggio. Insomma vorrei che ci fosse un Juan per tutte noi o un conte Ristori».

Valutazioni e recensioni

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Lorenza
Recensioni: 4/5

La protagonista a cui piace seguire una vita regolare e abitudinaria si ritrova coinvolta in improvvisi incontri, inseguimenti e indagini. Una lettura che ti prende per la sua leggerezza e umorismo ma travolge con i suoi tratti misteriosi.

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simona proietti
Recensioni: 2/5

Storia e personaggi nello standard della Moscardelli, in quanto ad umorismo si ride molto meno rispetto ad altri titoli. Ho sofferto la lettura per una diffusa indecisione dei tempi verbali, Chiara sa sicuramente scrivere bene, ma qui non ha saputo scegliere tra i tempi perfetti e gli imperfetti, troppi passati remoti che convivono con i participi. Piuttosto noioso e privo di stile.

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giulia
Recensioni: 5/5

Titolo che mi ha catturato fin dal primo istante, storia carinissima e penna ironica e tagliente, arguta, saggia e assolutamente reale

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Voce della critica

La vita di Agata Trambusti può essere definita tutt’altro che interessante: appassionata di arte, ipocondriaca e restia a stringere qualsiasi tipo di legame con le persone a lei sconosciute.

Ma un giorno, recandosi a valutare i quadri di un importante cliente italo-greco, di nome Papadopulos, Agata si ritrova coinvolta, suo malgrado, in una situazione assai pericolosa. Dopo esser sfuggita, quasi per miracolo, a un tentativo di aggressione, Agata inizia ad esser perseguitata da personaggi bizzarri e pittoreschi. Ma sarà durante un viaggio di lavoro, finito male, a Barcellona, dove Agata doveva valutare dei quadri preziosissimi, che la protagonista di queste pittoresche vicende incontrerà Fabrizio Calcaterra, un uomo bellissimo che sta facendo di tutto per salvare la vita della povera Agata. Il mistero si infittisce e i due dovranno improvvisarsi detective per risolvere un mistero che ha origine proprio dal loro passato.

«Come si comincia a credere nell’Amore? In che modo stacchi il cervello e improvvisamente decidi di provare a lasciarti andare alle emozioni? Erano trascorse tre settimane dall’ultima volta che avevo visto Fabrizio a casa mia. E tre settimane sono ventuno giorni. E ventuno giorni sono cinquecentoquattro ore, più o meno. Ognuno di noi ha bisogno del proprio tempo nella vita e del proprio ritmo., un po’ come la musica avrebbe detto Calcaterra. L’importante è essere pronti quando il famoso momento arriva.» (Agata, pag. 169)

Divertente, brillante e davvero emozionante. Queste sono solo poche delle parole che potrei utilizzare per descrivere il romanzo di Chiara Moscardelli. Inizialmente, lo confesso, mi sono approcciato a questo libro con una decisa dose di curiosità miscelata da una certa diffidenza. Una storia d’amore, magari sdolcinata. In fondo, perché no? Una leggera evasione da letture più impegnative, da saggi, articoli di giornali piuttosto che una “pausa” un po’ scontata dalle dure giornate lavorative. Posso dire, con grande soddisfazione, che mi sono dovuto ricredere. Se la curiosità era decisamente meritata (e ad ora non saprei dirvi come mai, dato che di Chiara Moscardelli non avevo mai letto nulla) la mia aspettativa di avere tra le mani un libro qualsiasi è stata completamente stravolta.

"Volevo solo andare a letto presto" (chi non ha mai detto una frase del genere prima di ritrovarsi coinvolto in qualche serata sopra le aspettative) è una storia di avventura gradevole, dotata di personaggi brillanti e “scompisciosissimi” (passatemi il termine poco aulico ma che ben rende l’idea) e di una trama che non è affatto scontata. Chiara Moscardelli, con la sua penna brillante è in grado di emozionare il lettore con le (dis)avventure di Agata Trambusti, una sorta di moderno Paperino in versione femminile, che deve risolvere un mistero più grande di quello che fa da sfondo alla vicenda: scoprire che lei sia per davvero e vivere la vita in tutta la sua pienezza.

Forse le mie parole sono ancora riduttive, è difficile riuscire a spiegare qualcosa di così piacevole ed entusiasmante allo stesso tempo, ma per saperne di più vi invito a leggere questo libro davvero grandioso. In attesa di un vostro parere su questo libro faccio i miei più sinceri complimenti all’autrice per questo libro davvero speciale.

Recensione di Gabriele Scandolaro.

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Conosci l'autore

Chiara Moscardelli

Chiara Moscardelli, nata a Roma, lavora a Milano come addetta stampa. Volevo essere una gatta morta, suo romanzo d’esor­dio, ha avuto un grande successo di pubblico e di critica, di­ventando in breve un libro di culto. Tra gli altri suoi romanzi ricordiamo La vita non è un film (ma a volte ci somiglia) (Einaudi, 2013), Quando meno te lo aspetti (Giunti Editore, 2015), Volevo solo andare a letto presto (Giunti Editore, 2016), Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli (Giunti Editore, 2016), Volevo essere una vedova (Einaudi, 2019), Teresa Papavero e i fantasmi del passato (Giunti Editore, 2023).

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