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Zigulì. La mia vita dolceamara con un figlio disabile - Massimiliano Verga - copertina
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Zigulì. La mia vita dolceamara con un figlio disabile - Massimiliano Verga - copertina
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Descrizione


"Metà di quello che ho scritto è uscito in una notte. Il resto sul tram, mentre andavo al lavoro" racconta Massimiliano Verga, padre di Jacopo, Cosimo e Moreno, un bellissimo bambino di otto anni, nato sano e diventato gravemente disabile nel giro di pochi giorni. "Così ho raccolto gli odori, i sapori e le immagini della vita con mio figlio Moreno. Odori per lo più sgradevoli, sapori che mi hanno fatto vomitare, immagini che i miei occhi non avrebbero voluto vedere. Ho perfino pensato che fosse lui ad avere il pallino della fortuna in mano, perché lui non può vedere e ha il cervello grande come una Zigulì. Ma anche ai sapori ci si abitua. E agli odori si impara a non farci più caso. Non posso dire che Moreno sia il mio piatto preferito o che il suo profumo sia il migliore di tutti. Perché, come dico sempre, da zero a dieci, continuo a essere incazzato undici. Però mi piacerebbe riuscire a scattare quella fotografia che non mi abbandona mai, quella che ci ritrae quando ci rotoliamo su un prato, mentre ce ne fottiamo del mondo che se ne fotte di noi." Queste pagine sono una raccolta di pensieri e immagini quotidiane su che cosa significhi vivere accanto a un disabile grave (la rabbia, lo smarrimento, l'angoscia, il senso di impotenza), pensieri molto duri, ma talvolta anche molto ironici, su una realtà che per diverse ragioni (disagio, comodità, pietà) tutti noi preferiamo spesso ignorare. E che forse, proprio perciò, nessuno ha mai raccontato nella sua spietata interezza.
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Dettagli

2012
3 gennaio 2012
186 p., Brossura
9788804615835

Valutazioni e recensioni

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Sele
Recensioni: 5/5

Questa perla mi è stata consigliata da un amico, e devo dire che non credevo si potesse scrivere qualcosa di così semplice e allo stesso tempo complesso! Nudo, crudo, dolcissimo, a tratti così realista da far male. Bellissimo. Massimiliano Verga ha scritto due libri: uno diretto e vero nelle 186 pag, ed uno è tra le righe che lo compongono.

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max
Recensioni: 5/5

Semplicemente grazie a chi mi ha consigliato questo libro... Per me, ma anche per tutti coloro che lavorano nel sociale è uno strumento prezioso che va al di là di qualsiasi manuale scritto da professoroni! E' una lezione di vita e un modo per capire meglio una famiglia che vive ogni giorno le difficoltà della disabilità.

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emanuela catalano
Recensioni: 5/5

Per quale ragione un padre decide di gridare la propria rabbia e di lavare in panni sporchi nella pubblica piazza? Forse il suo grido non è altro che un appello alla nostra indifferenza, al nostro sguardo colmo di pietà e di egoismo che ci spinge a pensare 'per fortuna, non è capitato a me'. Le parole del prof. Verga ci scuotono. All'inizio, si ha l'impressione di trovarsi di fronte a un uomo cinico, freddo, distaccato. Non si capisce come possa parlare del proprio figlio in certi termini. Ma quel che emerge è la vicenda drammatica di un padre che si trova a dover lavorare e accudire un figlio che non sarà mai in grado di farlo da solo, di acquisire quelle autonomie e competenze di cui sono piene le scartoffie della burocrazia, dalla scuola alle strutture ospedaliere. Una vita sacrificata all'altro. Un mettere da parte se stessi, un annullarsi, un dimenticarsi per l'altro. Che non si renderà mai conto del nostro 'sacrificio', non sarà mai in grado di capire per via della sua patologia fino a che punto si è sacrificati la propria esistenza per lui. Mai nulla in cambio, mai un sorriso di gratitudine, un abbraccio di conforto, una dimostrazione di affetto. È il ritratto di un uomo devastato dal dolore che reagisce e che invece di accanirsi contro un destino beffardo, ricambia con un'altra moneta: quella dell'amore totale, gratuito e disinteressato. Egli ama suo figlio più di ogni altra cosa al mondo. A questo, si unisce l'ansia e l'incertezza del futuro, la consapevolezza che i genitori non sono eterni, che non ci saranno per sempre. Agli anni di frustrazione, amarezza, abbandono da parte di parenti e amici, impotenza e scoraggiamento fa capo un sentimento più grande di tutti: quello dell'amore incondizionato. Quella che ci offre Verga è una grande lezione di vita, un'esortazione a amare la vita nonostante le avversità e le prove che essa ci porrà di fronte, a amare i nostri figli anche se sono "diversi" perché nessuno è come lo vorremmo, nessuno è perfetto.

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Massimiliano Verga

0, Italia

Laureato in Scienze politiche all'Università degli studi di Milano, ha conseguito il dottorato di ricerca in "Sociologia del diritto" presso la medesima università. Dal 2006 è ricercatore in Sociologia del diritto presso l'Università di Milano-Bicocca, dove insegna Metodologia della ricerca sociologico-giuridica ed Elementi di filosofia e sociologia del diritto.Si occupa prevalentemente di diritti umani, bioetica e usi medici di sostanze illegali. Autore di numerosi articoli su riviste e volumi collettanei, ha pubblicato la monografia "La droga espiatoria. Un'analisi critica del proibizionismo" (Milano, Guerini, 2004) e con Roberta Dameno "Garantire i diritti. Le innovazioni biomediche e biotecnologiche e le opinioni degli operatori" (Milano, Guerini, 2008). Ha...

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