Zilla

Dopo una breve pausa e la partenza di due membri, i Fenech-Soler, aka Ben Duffy e il fratello Ross, tornano con un nuovo lavoro, “Zilla”, un luminoso, coraggioso e più eclettico album pop che sembra sancire un definitivo orientamento stilistico. Guidato dal glorioso scintillare del primo singolo ‘Kaleidoscope’, “Zilla” – dal nome di un caro amico – è pieno zeppo di brani pop positivi e ottimistici, un soffio d’aria fresca nel caos del mondo. I semi di “Zilla” sono stati lanciati per la prima volta alla fine del loro lungo tour a supporto di “Rituals” (2013), loro secondo album, anche se poi tutta una serie di circostanze più o meno positive – la nomina ai Q Awards, tour, live show e la battaglia di Ben contro il cancro – hanno spinto i Fenech-Soler ha prendersi una pausa. I frutti del loro lavoro si sentono immediatamente nelle note di ‘Grace’, un brano pressoché strumentale che allarga l’ambiente sonoro con i suoi synth, ma che, come in altri brani e nei precedenti lavori, rispecchia la vena sperimentale della band. La traccia chiave del disco è sicuramente ‘Kaleidoscope’, singolo, traccia d’apertura e title-track di un imminente EP di 4 brani. Quel senso di fiducia nei propri istinti creative – ritrovato dopo tempo – è evidente in ‘On Top’, forse la traccia più positiva del disco (Ben) e nelle atmosphere soul di ‘Night Time TV’. Ma forse, uno dei momenti migliori del disco si ha arrivando alla ballata ‘Be Someone’, un brano che porta con sé tutta l’energia delle ballate anni ’80 riuscendo a creare qualcosa di deliziosamente moderno. “Zilla” è il sound di una band tornata più in forma che mai, è il suono di personalità e sperimentazioni, tutto racchiuso in brani dichiaratamente pop che non perdono la spontaneità delle performance dal vivo.