Lo zio Oswald

Se il nome Dahl scritto in copertina vi ha rimandato alla mente personaggi come il piccolo e dolce Charlie, la piccola e arguta Matilde o il piccolo e astuto Danny, vi assicuro che qui di piccolo non c’è nulla! Anzi, è proprio sconsigliato ad un pubblico di minori (come direbbero in televisione). La storia di Oswald è quella di un grande tombeur de femme che, venuto a conoscenza di uno stimolante portentoso, deciderà di fondare un impero economico. Ovviamente la strada verso il successo è sempre tortuosa, ma il coraggioso Oswald, insieme ad una impavida socia, cercherà di diventare ricco e straricco. Il personaggio di Oswald è tutto un programma: non si cura di piacere al lettore e nemmeno alle persone, se queste non gli servono per 1. passare una nottata bollente 2. ottenere un favore. Ciò che ama sopra ogni altra cosa è la bella vita. Per questo naturalmente gli servono soldi e non esiterà ad usare il suo grande fascino e il suo incredibile ingegno per ottenerli. Credo che in Oswald ci sia molto di Dahl: certo è tutto esagerato, sopra le righe, però lo spirito di avventura, il desiderio di successo, anche una certa dose di disprezzo per gli altri… erano tutte caratteristiche della personalità dello scrittore. Se siete cresciuti a pane e Roald Dahl questo libro è consigliato, con l'avvertenza che si tratta di una storia davvero particolare, che prende un po' in giro grandi personalità del passato, facendole diventare semplici esseri umani.

Irriverente, sarcastico, comico. Roald Dahl non sbaglia un colpo, sia che scriva per i ragazzi che per gli adulti. In questo libro del 1979, finora inedito in Italia, Oswald Cornelius non può non far ridere il suo lettore. Oswald vuole diventare ricco e sembra proprio che abbia trovato il modo per farlo. Una lettura leggera, intrisa di humuor inglese tipico dell'autore. Da non perdere!

Dissacratorio, insolente, assurdamente cinico. Dahl è un grande ma qui ha davvero esagerato ridicolizzando senza nessun rispetto personaggi e figure di alto livello; saranno anche stati uomini che si prendevano troppo sul serio, alcuni anche superbi e pieni di sé, ma metterli così alla berlina con questa trovata li ha resi grotteschi. Poco opportuno, a mio avviso.