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La cultura degli animali - John Tyler Bonner - copertina
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cultura degli animali

Descrizione



È possibile parlare di «cultura» quando studiamo il mondo del comportamento animale? Una sintesi delle conoscenze sull’evoluzione culturale degli animali vista come complementare all’evoluzione genetica.

Definiamo abitualmente cultura tutto ciò che non è natura, che non è istinto. Possiamo quindi domandarci se gli animali hanno una cultura come la intendiamo noi? Certamente no, è la risposta più ovvia. Eppure, studiando il comportamento animale, assistiamo a bizzarrie non facilmente spiegabili: le lontre marine usano delle pietre per rompere i gusci dei molluschi di cui sono ghiotti, alcuni passeri delle Nuova Zelanda imparano rapidamente il linguaggio degli uccelli delle aree nuove in cui arrivano, le cince hanno imparato a bucare l'alluminio delle lattine per berne il contenuto. Sembra quindi che la chiave della "cultura" degli animali sia proprio l'apprendimento e che ancora una volta la straordinaria capacità evolutiva delle specie abbia permesso di sviluppare una risposta adattattiva alle difficoltà ambientali. La cultura degli animali ci racconta la sorprendente continuità tra le caratteristiche che noi troviamo negli animali, e quelle che sono considerate patrimonio esclusivo dell'uomo. Prefazione di Danilo Mainardi.
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Dettagli

2016
16 giugno 2016
Libro universitario
282 p., ill. , Brossura
9788833927886

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Sergio
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Dopo aver analizzato varie definizioni di cultura, Bonner ne propone una (cultura è la trasmissione di informazioni per mezzo del comportamento) che permette di distinguere la trasmissione di informazioni caratteristica del fenotipo (distinguendola da quella caratteristica del genotipo) applicabile a tutti gli esseri viventi. Il libro affascina perché mostra l'enorme ricchezza del mondo animale. Bonner evidenzia l'importanza di alcuni passaggi evolutivi: dagli esseri viventi "passivi" a quelli dotati di motilità propria; dagli esseri viventi capaci solo di reazioni fisse, dettate dal codice genetico ereditato, a quelli capaci di reazioni flessibili, più adeguate alle circostanze, grazie ad un nuovo strumento di elaborazione delle informazioni, il cervello; lo sviluppo della memoria a lungo termine, oltre a quella a breve termine, che permette l'apprendimento (dapprima solo in base all'esperienza); la crescente abilità nell'apprendere (anche per imitazione, e poi con lo studio), nell'insegnare (grazie allo sviluppo delle capacità di comunicare e accumulare conoscenze: linguaggio e scrittura), e nel creare molteplici alternative d'azione, realizzando persino delle invenzioni. Tantissime sono le dimostrazioni di cultura tra gli animali: dallo sviluppo della destrezza fisica (es. le scimmie che hanno imparato a lavare le patate prima di mangiarle) ai rapporti con specie diverse (es. i pacifici elefanti che imparano a diffidare dell'uomo, e persino ad attaccarlo, dopo aver visto dei compagni di branco uccisi dai cacciatori), dalla comunicazione acustica intraspecie (es. gli uccelli che cantano con variazioni 'dialettali' locali) al riconoscimento ambientale-geografico (es. le migrazioni a grande distanza) fino alle vere e proprie invenzioni (es. le scimmie che usano un bastoncino per 'pescare' nei termitai).

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