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Dettagli

2
2014
Tascabile
19 maggio 2014
250 p.
9788806222178

Descrizione

«L'Agnese restò sola, stranamente piccola, un mucchio di stracci neri sulla neve».

«L'Agnese va a morire è una delle opere letterarie piú limpide e convincenti che siano uscite dall'esperienza storica e umana della Resistenza. Un documento prezioso per far capire che cosa è stata la Resistenza [...]. Piú esamino la struttura letteraria di questo romanzo e piú la trovo straordinaria. Tutto è sorretto e animato da un'unica volontà, da un'unica presenza, da un unico personaggio [...]. Si ha la sensazione, leggendo, che le Valli di Comacchio, la Romagna, la guerra lontana degli eserciti a poco a poco si riempiano della presenza sempre piú grande, titanica di questa donna. Come se tedeschi e alleati fossero presenze sfocate di un dramma fuori del tempo e tutto si compisse invece all'interno di Agnese, come se lei sola potesse sobbarcarsi il peso, anzi la fatica della guerra [...]». (Sebastiano Vassalli)

Valutazioni e recensioni

4,9/5
Recensioni: 4/5
(40)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

Questo è un libro celebrato da sempre come uno dei più emblematici e significativi sulla Resistenza, ed in effetti lo è a pieno titolo. Per più di un motivo, ma essenzialmente perché è in primo luogo una precisa testimonianza diretta di quei fatti, quasi una cronaca in presa reale, anziché una storia romanzata. Renata Viganò sa perfettamente di cosa parla, partecipò attivamente alla Resistenza con il nome di battaglia “Contessa”. Tutto quanto sa la scrittrice è brava a renderlo al meglio, con uno stile autentico ed effettivo, talora agile, tal altra scivoloso, spazia con noncuranza dalle aie indiscrete e linguacciute di poderi e fattorie, all’umidore e acquosità di paludi, acquitrini ed argini dove si snoda l’intera vicenda, nella zona del Ravennate e delle valli di Comacchio, sotto il crudele controllo dei nazifascisti. L’Agnese è una comune donna del popolo, una contadina semplice più che rozza, dotata di buon senso pratico e di una sana e corretta etica elementare, basata su semplici regole di rispetto e solidarietà tra pari, molto più che su cultura ed intelligenza. Non è un’eroina, non ha militato nelle file dei partigiani come attiva forza di fuoco della lotta armata, ha per lo più ricoperto incarichi logistici, non meno rischiosi e passabili di fucilazione, di fiancheggiatrice, di vivandiera, di staffetta, facendo sempre al meglio e più delle sue possibilità. Ed è, oltretutto, una donna anziana, una rarità di operativi in questo tipo di racconti bellici, che nemmeno si rende conto di quanto ha fatto, dell’importanza che rivestono le sue azioni. Sempre al fianco dei suoi ragazzi fino all’estremo sacrificio, va esattamente come recita il titolo, di lei resterà solo un mucchio di stracci nella neve sporca: e però verrà pure il disgelo, e quei cenci avranno contribuito anche loro a tessere lo stendardo delle persone libere. Senza, sarebbe un vessillo lacerato in qualche punto.

Recensioni: 5/5

Libro incredibile che non dimenticherò mai. Ispirata a fatti realmente accaduti, quella di Agnese è una storia struggente e cruda. Ogni tanto ripenso a certe scene descritte, soprattutto alla nota finale dell'autrice e provo una gran tristezza ma anche tanta ammirazione. È un libro che consiglierei a tutti.

Recensioni: 5/5

Una guerra che ha mietuto vittime nel cuore e nella carne è ufficialmente finita ma Agnese lo sa che i guai non lo sono. Questo libro è una delle tante fotografie della Resistenza italiana, di dolore coraggio compassione e forza delle persone semplici della Romagna

Recensioni: 5/5

L'Agnese che va a morire è una donna coraggiosa, combattente, pronta a mettersi in gioco, disposta al sacrificio e, soprattutto, capace di rimanere sempre mamma, ovvero attenta e premurosa nei gesti di cura quotidiani.