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Anno edizione: 2014
Anno edizione: 2017
Una delle opere letterarie piú limpide e convincenti che siano uscite dall'esperienza storica e umana della Resistenza.In appendice una testimonianza dell’autrice sulla protagonista del romanzo. Completa il volume una nota biobibliografica.
«L'Agnese restò sola, stranamente piccola, un mucchio di stracci neri sulla neve».
«L'Agnese va a morire è una delle opere letterarie piú limpide e convincenti che siano uscite dall'esperienza storica e umana della Resistenza. Un documento prezioso per far capire che cosa è stata la Resistenza [...]. Piú esamino la struttura letteraria di questo romanzo e piú la trovo straordinaria. Tutto è sorretto e animato da un'unica volontà, da un'unica presenza, da un unico personaggio [...]. Si ha la sensazione, leggendo, che le Valli di Comacchio, la Romagna, la guerra lontana degli eserciti a poco a poco si riempiano della presenza sempre piú grande, titanica di questa donna. Come se tedeschi e alleati fossero presenze sfocate di un dramma fuori del tempo e tutto si compisse invece all'interno di Agnese, come se lei sola potesse sobbarcarsi il peso, anzi la fatica della guerra [...]». (Sebastiano Vassalli)
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In occasione del 25 Aprile, ogni anno, leggo un libro sulla Resistenza e questa volta la scelta è caduta su “l’Agnese va a morire” di Renata Viganò. Testo scritto da una donna, narra le vicende di un’ altra donna, non più giovane, che decide di “parteggiare”, di scegliere da che parte stare a seguito della morte del marito deportato e dalla gratuita e crudele uccisione di una gatta, molto amata dal consorte scomparso, da parte di un soldato tedesco. Agnese ucciderà il soldato e si unirà ad un gruppo di partigiani attivo nel delta del Po ferrarese. Interessantissima è l’analisi tutta femminile che la protagonista elabora sul pensiero ed i valori della Resistenza considerati fino a poco prima “cose da uomini”. Una maturata coscienza politica, unita alla consapevolezza del proprio ruolo acquisito in banda, ed il rispetto conquistato giorno per giorno, trasformano una popolana umile e laboriosa in una Partigiana attiva, metodica e scaltra interamente votata alla causa. Non per questo Agnese non perde la spiccata sensibilità, e la quotidiana attenzione per le difficoltà, i bisogni, le ansie e le paure dei giovani con i quali condivide i pericoli della dura vita clandestina. Diventerà presto la mamma e la compagna di tutti i ragazzi, benvoluta e rispettata fino al tragico epilogo finale. Un cenno particolare merita lo stile di scrittura, semplice ed evocativo allo stesso tempo. Grande libro, autrice da riscoprire. 5 stelle senza alcun dubbio!
La scrittura di Renata Viganò penetra in profondità. Il suo poetico realismo è capace di farci marciare lungo gli argini nebbiosi e umidi delle valli di Comacchio insieme a Comandante, Clinto, Tom e tutti i partigiani che si trovano a esser custoditi dall'Agnese, una donna non più giovane, corpulenta e burbera che si ritrova suo malgrado a combattere contro l'invasione tedesca. Da lì sarà per tutti "mamma Agnese", una presenza silenziosa e affidabile, una staffetta partigiana che senza smancerie si prenderà cura dei ragazzi e scoprirà in sé la forza del Pensiero. Si soprenderà di comprendere quelle che aveva sempre ritenuto roba da uomini: le ingiustizie di classe, la fedeltà in un ideale, il potente legame che si crea fra le persone mosse da quello stesso ideale. I personaggi di questo romanzo sono delineati con precisione, il paesaggio diventa esso stesso protagonista, e i documenti storici della lotta partigiana trovano qui nuova luce e memoria. Meraviglioso.
Appassionata a storie legate alla seconda guerra mondiale e alla lotta partigiana, ho letto con vivo interesse quest'opera di Renata Viganò, un documento prezioso e, quindi, da conoscere. Sullo sfondo il dramma della guerra, le vicende della Resistenza combattuta nelle zone tra Ravenna e Ferrara e, tra tedeschi, fascisti e italiani conniventi, tra partigiani e staffette, la storia potente e modesta di Agnese, donna dura, grossa, quasi vecchia (come viene spesso descritta) che si fa carico di imprese più grandi di lei, incurante del pericolo, dell'altrettanto nemico inverno, fino ad arrivare alla morte. Per i compagni, per la libertà di tutti. Scritto in modo limpido e coinvolgente, è un romanzo da leggere.
Recensioni
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