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4,5 Alessandro D’Avenia ha un dono meraviglioso: con una frase soltanto, riesce a descrivere, a mostrarti il significato e il valore della vita, il senso della vita in tutti i suoi colori e le sue sfumature, quelle sfumature che da bambina io creavo con la grafite delle matite colorate che amavo come poche altre cose al mondo e che mi portavo sempre dietro ovunque andassi. La storia di Leo e Beatrice e di Silvia mi ha insegnato ancora tanto, a distanza di anni dalle altre riletture. Grazie, Prof. 💫
Bianca come il latte, rossa come il sangue di Alessandro D'Avenia si presenta come una storia di formazione che affronta temi profondi come l'amore, la perdita e la crescita personale. Tuttavia, nonostante le buone intenzioni, il libro è caratterizzato da una scrittura estremamente puerile che può risultare frustrante per molti lettori. La trama segue il giovane Leo, che si innamora di Bianca, una ragazza affetta da una grave malattia. Sebbene l'idea di base sia toccante, l'esecuzione lascia a desiderare. Il linguaggio semplice e a tratti banale limita la profondità emotiva delle esperienze dei personaggi, rendendo difficile per il lettore immedesimarsi realmente nella loro sofferenza e nei loro sogni. Inoltre, alcuni elementi narrativi e caratterizzazioni possono apparire stereotipati, il che diminuisce ulteriormente l'impatto della storia. Nonostante alcuni passaggi poetici e momenti di riflessione, il libro non riesce a mantenere una coerenza emotiva che potrebbe catturare l'interesse del lettore. In conclusione, Bianca come il latte, rossa come il sangue è un'opera che promette molto ma che, purtroppo, non riesce a mantenere le aspettative. Una lettura che può risultare adatta a un pubblico molto giovane, ma che fatica a trovare il suo posto tra i romanzi di formazione più riusciti.
A tratti troppo retorico, non mi ha convinta.
Romanzo scritto in prima persona, Leo, un adolescente in pieno innamoramento e soprattutto smarrito e confuso. Come ogni adolescente che si rispetti sfugge alle responsabilità imposte dagli adulti e poi... Se ne fa carico. Il passaggio da ragazzino ad adulto è inevitabile. Leo diventerà Leonardo.