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Un bel libro e quando scelgo di leggere un romanzo come questo, dove una storia d’amore s’intreccia alle reali vicende storiche di un Paese e per di più dalla prospettiva di una regione così particolare quale fu la Sicilia post-unitaria, allora preferisco lasciarmi andare alla narrazione, per godere la semplice emozione del racconto. Ho trovato quello che mi aspettavo dalle note di copertina, con una scorrevolezza narrativa che fa onore all’autrice e ho apprezzato l’espediente dell’ultimissima pagina con il richiamo al titolo del libro. E poi un bonus speciale di apprezzamento per il curatore editoriale che ha scelto la foto di Ferdinando Scianna per la copertina: lei è un’indossatrice olandese, ma assolutamente credibile per dare un volto – nella nostra immaginazione – alla protagonista del romanzo. A volte – nella narrativa di fantasia – il verosimile è anche meglio del reale!
Caffe amaro segue la scia dei leoni di Sicilia. È difatti ambientato in Sicilia ed è una saga familiare che parte dalla fine dell 800 e arriva fino al fascismo. È una storia personale e d amore non troppo originale, ma la scrittrice sa cosa vuol dire scrivere, ed è proprio questo il punto forte del libro. Nella prima parte tuttavia è un po lento e nella seconda invece un po troppo frettoloso, ma nel complesso è un buon libro. La hornby è un'ottima scrittrice. Promosso!
E’ il primo volume della trilogia della famiglia dell’autrice, che sa sempre come raccontare e rendere partecipe il lettore delle vicende dei personaggi e delle situazioni che li circondano nei rispettivi periodi storici di riferimento. Ben scritto e appassionante.
La banalità dei personaggi, il loro scarso spessore psicologico, la prevedibilità e la stucchevolezza di moltissimi passaggi della trama sono stati veramente imbarazzanti. A un certo punto ho preso a leggere il libro spinta da un coinvolgimento che mi veniva dall'avversione per questa storia scialba e inverosimile.