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Dopo i primi due romanzi, rileggere a distanza di tempo Ciò che inferno non è… non è stato semplice, lo ammetto; rispetto ai suoi predecessori, la prosa e l’impronta stilistica di Alessandro D’Avenia è bella tosta, la storia è bella tosta, ma tosta tosta. Io, prima di leggere questo libro la prima volta nel 2014, non sapevo nemmeno chi fosse Don Pino Puglisi. Grazie al Prof. D’Avenia, ho avuto il grande privilegio di far entrare nel mio cuore questa grandissima, bravissima persona che in tutto ciò che faceva ci metteva il cuore. Non è un libro semplice da leggere, a volte capita che bisogna tornare indietro e rileggere più attentamente un paragrafo prima di passare a quello successivo, parla di mafia, della costante e instancabile lotta tra Bene e Male nel pericoloso quartiere Brancaccio di Palermo, ma è uno di quei libri che bisognerebbe leggere almeno una volta nella vita, e magari rileggere a distanza di tempo, non solo per comprenderlo e apprezzarlo ancora e ancora di più, ma anche per deliziarsi della delicatezza e dell’eleganza con cui questo autore maneggia le parole che fanno riflettere tantissimo regalandoci tante ma tante emozioni che fanno commuovere. 🤍✨🤍
A tratti sconfina in versi troppo poetici (per i miei gusti), ma mi è piaciuto moltissimo il rapporto di Don Pino Puglisi con i bambini. Per questo non ho dato il massimo delle stelle. Tutto sommato, però, un buon libro.
Libro bellissimo, che intreccia una storia vera al saper scrivere un romanzo del bravissimo autore Alessandro d'avenia. Don Pino un uomo buono ed altruista ucciso dalla mafia, la stessa di Falcone e Borsellino. Leggetelo!
Un bel libro, fatto di verità ed emozioni, che mi ha fatto scoprire la figura di Don Pino Puglisi.