Un segreto che ci permetterà di guardare a fondo dentro noi stessi con sincerità assoluta, di liberare tutto il nostro potenziale e infine di ritrovarci, senza sforzarci di piacere per forza a tutti. Un segreto che ci condurrà all'essenza stessa della felicità.
«Il coraggio di non piacere accompagna i lettori nel cammino verso la felicità e un cambiamento duraturo. A chi è alla ricerca di risposte su se stesso e sulla vita, Kishimi e Koga offrono una conversazione davvero illuminante» - Library Journal
Prima di preoccuparmi del giudizio altrui, voglio seguire il mio essere fino in fondo, cioè voglio vivere libero. Il coraggio di essere felici implica anche il coraggio di essere disapprovati. Quando conquisti quel coraggio, le tue relazioni interpersonali si alleggeriscono all'istante
Nel corso di cinque notti, un giovane uomo insoddisfatto interroga un saggio maestro circa la possibilità di essere felici. Il giovane uomo crede che la felicità sia un'illusione sfuggente, in un mondo caotico e pieno di contraddizioni, in cui tutti vogliono apparire e si sentono in perenne competizione tra loro. Il saggio invece è convinto che il mondo sia un luogo semplice, in fondo, e che la felicità sia alla portata di tutti: basta vivere nel presente lasciando andare il passato, essere se stessi senza farsi condizionare dal giudizio o dalle aspettative degli altri, non voler sembrare sempre i migliori. Che cosa serve dunque? Il coraggio. Di scegliere, di cambiare, di essere liberi. In questo dialogo lungo cinque notti, eppure senza tempo, è racchiuso un segreto. Un segreto che riguarda tutti noi, e che ci trasformerà, se saremo aperti ad accoglierlo.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un saggetto introduttivo alla psicologia individuale di Adler. Sebbene il titolo non sia a mio parere azzeccato non è un libro di crescita personale ( che spesso sono spazzatura con titoli improbabili del tipo: come diventare intelligenti in 3 ore o milionari in 2) intendiamoci. Adler insieme a Jung è stato uno dei primi collaboratori i Freud da cui si è discostato abbastanza presto per una diversa impostazione metodologia. A fronte della eziologia freudiana Adler adotta un approccio teleologico. Alcuni concetti sono interessanti tipo la differenza tra complesso di inferiorità (negativo) e senso di inferiorità (positivo) strettamente collegato al senso di superiorità. Un po’ meno quando parte con il pippone di come si dovrebbe “vivere”. L’impostazione del dialogo tra Il giovane e il filosofo non mi è piaciuta in quanto la trovo molto ma molto banale da libro di catechismo.
L'approccio di questo libro è basato sul dialogo tra un giovane già stanco della vita e un filosofo che ha trovato il modo di vivere felicemente e anzi sostiene che è molto semplice. La discussione procede per 5 notti e più si va avanti più tutto quello che credevi di sapere in realtà è ciò che ti ha portato all'infelicità, perchè cambiare è possibile, puoi farlo anche adesso ed essere finalmente felice.
Sono un'amante dello studio della filosofia e della psicologia, eppure non mi sono mai imbattuta nel pensiero di Alfred Adler. Questo libro, scritto in modo semplice e comprensibile per tutti, non solo mi ha permesso di conoscere il pensiero di Adler, ma soprattutto mi ha regalato degli ottimi spunti su cui riflettere e, assolutamente, da utilizzare nel mio lavoro di Counselor. Consiglio la lettura a chiunque, addetti del mestiere e non, giovani e meno giovani. Vi illuminerà la strada della vita!
La lettura di questo libro consente di entrare in maniera laica nella teoria della psicologia individuale di Alfred Adler, padre insieme a Freud e Jung della psicanalisi. La forma dialogica del libro consente una lettura leggera e fluente della teoria. Lo consiglio spesso ai miei pazienti.