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E/O
2014
30 aprile 2014
318 p., Rilegato
9788866324782

Descrizione

Siamo a Parigi in un elegante palazzo abitato da famiglie dell'alta borghesia. Dalla sua guardiola assiste allo scorrere di questa vita di lussuosa vacuità la portinaia Renée, che appare in tutto e per tutto conforme all'idea stessa della portinaia: grassa, sciatta, scorbutica e teledipendente. Invece, all'insaputa di tutti, Renée è una coltissima autodidatta, che adora l'arte, la filosofia, la musica, la cultura giapponese. Poi c'è Paloma, la figlia di un ministro ottuso; dodicenne geniale, brillante e fin troppo lucida che, stanca di vivere, ha deciso di farla finita (il 16 giugno, giorno del suo tredicesimo compleanno, per l'esattezza). Fino ad allora continuerà a fingere di essere una ragazzina mediocre e imbevuta di sottocultura adolescenziale come tutte le altre. Due personaggi in incognito, quindi, diversi eppure accomunati dallo sguardo ironicamente disincantato, che ignari l'uno dell'impostura dell'altro si incontreranno grazie all'arrivo di monsieur Ozu, un ricco giapponese, il solo che saprà smascherare Renée e il suo antico, doloroso segreto.

Valutazioni e recensioni

3,5/5
Recensioni: 4/5
(974)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

Per il primo terzo ho trovato il libro inconsistente; non si capisce se sia un diario, un saggio di psico - filosofia, un riassunto dell'opera omnia di Tolstoj. Poi, quando comincia a prendere forma, la storia diventa piacevole fino ad essere commovente. Direi che sarebbe il capolavoro che è stato dichiarato, se non fosse per l'altisonanza delle prime cento pagine.

Recensioni: 5/5

Il mio entusiasmo per questo libro è dovuto sicuramente alla scrittura piacevole ma non banale, alle riflessioni dei personaggi e alla spiritosità irriverente delle 2voci narranti! Leggere per credere

Recensioni: 5/5

Carina l'idea di alternare due mondi: la vecchia povera portinaia, la ricca bambina. Ma la storia non si sviluppa proprio. Non c'è trama, non c'è suspense. E i testi risultano troppo costruiti, come un accozzaglia di aforismi. Non capisco la grande acclamazione che ha avuto, forse letto in lingua originale risulta più piacevole.

Recensioni: 5/5

Nel libro tutto si s-vela ossia si apre secondo quella pratica rituale orientale del creare equilibrio di aria e spazio: Feng Shui letteralmente armonia di vento e acqua. Così il personaggio dell'inquilino orientale è fondamentale per dischiudere la struttura del condominio parigino, metafora di una società urbana quanto mai elitaria e vuota, Il romanzo è filosofico, direi shopenhauriano, anche nella critica alla dialettica della storia marxista, ma il film ricavato dal libro è geniale! Si appropria della sceneggiatura per fare dell'obiettivo (della macchina fotografica della ragazzina, al pari della macchina da presa del regista), l'angolo visuale della coscienza di vivere. Secondo me prima il film e poi la lettura del libro è più scorrevole.