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Non sono riuscita a finirlo,mi sembrava che la scrittura si sforzasse a sembrara aulica e filosofica e non sono stata coinvolta dalal storia.
Per il primo terzo ho trovato il libro inconsistente; non si capisce se sia un diario, un saggio di psico - filosofia, un riassunto dell'opera omnia di Tolstoj. Poi, quando comincia a prendere forma, la storia diventa piacevole fino ad essere commovente. Direi che sarebbe il capolavoro che è stato dichiarato, se non fosse per l'altisonanza delle prime cento pagine.
Il mio entusiasmo per questo libro è dovuto sicuramente alla scrittura piacevole ma non banale, alle riflessioni dei personaggi e alla spiritosità irriverente delle 2voci narranti! Leggere per credere
Carina l'idea di alternare due mondi: la vecchia povera portinaia, la ricca bambina. Ma la storia non si sviluppa proprio. Non c'è trama, non c'è suspense. E i testi risultano troppo costruiti, come un accozzaglia di aforismi. Non capisco la grande acclamazione che ha avuto, forse letto in lingua originale risulta più piacevole.