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Dettagli

2022
6 aprile 2022
335 p., Brossura
9791259520395

Descrizione

Russia nell'agosto 1991: un colpo di Stato scuote il Paese, Gorbaciov viene deposto, Eltsin prende il potere... Il Paese sta cadendo a pezzi. Tutto cambia. Alcuni svendono risorse naturali e giacimenti e diventano multimilionari, altri sprofondano in una povertà assoluta. Durante questo periodo di totale sconvolgimento, il narratore scopre il diario di sua nonna e si rende conto che il silenzio sul passato deve essere rotto se la Russia vuole avere un futuro. Un romanzo di grande attualità e avvincente su un Paese che non è una potenza mondiale da molto tempo.

Valutazioni e recensioni

4/5
Recensioni: 4/5
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Recensioni: 5/5

Ne ho infilati tre in successione: uno ha tirato l'altro e l'altro ancora, fino a formare una catena che può fare il giro del mondo, se si vuole. È la fame sapere di più; è il desiderio di svincolarsi dalla propaganda di più fronti e cercare di avvicinarsi ad una terza verità, che chissà, forse è quella vera. Viscerale e profondo è il racconto appassionate e avvincente di una Russia anni '90 - dalla disgregazione dell'impero sovietico alle guerre cecene - vista da un russo. La scrittura colta, puntuale e, a tratti, poeticamente struggente, lascia davvero un senso epicamente rivelatorio per la duplice valenza storico-universale e intimo-familiare. "Austroungarici, polacchi e sovietici adesso giacevano tutti quanti in terra straniera, benché a turno l'avessero considerata propria, il che li portava a detestarsi e insieme compatirsi a vicenda." Dopo "Il confine dell'oblio", "Gente d'agosto" è una conferma del talento di questo "cercatore di vite" (e di morti) considerato - secondo me, non a torto - come il miglior scrittore russo dell'ultima generazione.