Un narratore senza nome ci guida fra i suoi ricordi d'infanzia, nei suoi primi incontri con i figli dei Finzi-Contini, Alberto e Micòl, suoi coetanei resi irraggiungibili da un profondo divario sociale. Ma le leggi razziali, che calano sull'Italia come un nubifragio improvviso, avvicinano i tre giovani rendendo i loro incontri, col crescere dell'età, sempre più frequenti. Teatro di questi incontri, spesso e volentieri, è il vasto, magnifico giardino di casa Finzi-Contini, un luogo che si imbeve di sogni, attese e delusioni. Il protagonista, giorno dopo giorno, si trova sempre più coinvolto in un sentimento di tenero, contrastato amore per Micòl. Ma ormai la storia sta precipitando e un destino infausto sembra aprirsi come un baratro sotto i piedi della famiglia Finzi-Contini.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un narratore senza nome ci guida fra i suoi ricordi d'infanzia, nei suoi primi incontri con i figli dei Finzi-Contini, Alberto e Micòl, suoi coetanei. Le leggi razziali avvicinano i tre giovani rendendo i loro incontri, col crescere dell'età, sempre più frequenti. Teatro di questi incontri è il magnifico giardino di casa Finzi-Contini, un luogo che s’imbeve di sogni, attese e delusioni. Il protagonista, giorno dopo giorno, si trova sempre più coinvolto in un sentimento di tenero, contrastato amore per Micòl. Ma ormai la storia sta precipitando e un destino infausto sembra aprirsi come un baratro sotto i piedi della famiglia Finzi-Contini. Pochi romanzi italiani del Novecento sono entrati così profondamente nel cuore dei lettori come Il giardino dei Finzi-Contini, un libro che è riuscito a unire emozioni private e storia pubblica, convogliandole verso un assoluto coinvolgimento narrativo.«Nella vita, se uno vuol capire, capire sul serio come stanno le cose di questo mondo, deve morire almeno una volta.» Totalmente diverso il mondo rispetto ad adesso, con la vita della comunità ebraica ferrarese sospesa ed incerta per il progressivo aumento delle discriminazioni razziali. Alla fine il protagonista per suturare la propria ferita si inventa una relazione tra l’amata Micol e l’amico Malnate, riuscendo così a convincersi che la ragazza lo abbia lasciato per un altro e non perché il loro amore non aveva speranze e quindi ha preferito spegnerlo sul nascere. Una storia romantica e tragica, un tuffo nel passato dove la storia resta sullo sfondo, ma è comunque presente perché influenza in modo decisivo la vita e le scelte dei protagonisti. Romanzo potente con una trama ben congegnata e un triste epilogo. Alberto morì di linfogranuloma nel 1942. Gli altri, nel settembre 1943, furono catturati dai repubblichini. Finirono nei campi di concentramento in Germania. Romanzo potente con una ricca trama.
Romanzo incredibile, ricchissimo nonostante le dimensioni ridotte e lo stile relativamente chiaro. Il grande disastro della Shoah si profila nello sfondo delle vicende personali del protagonista (perché troppo spesso ci si dimentica che quei sei milioni di ebrei assassinati non erano numeri, ma persone, ognuna con la propria vita). La descrizione degli stati d'animo e della complessità della relazione amorosa lo rendono straordinariamente vero.
Ho apprezzato la scrittura di Bassani, già negli "occhiali d'oro", la precisone nelle descrizioni di Ferrara ma soprattutto dei personaggi. Ha saputo narrare una storia nella Storia creando forte empatia con il lettore. Lo consiglio.
Sarà anche il momento della mia vita nel quale l’ho letto, ma questo breve romanzo, così carico di romanticismo dolceamaro e nostalgico mi ha molto colpito. È stato abbastanza facile calarmi nei panni del protagonista, date le diverse somiglianze con la mia situazione attuale, in primis la questione della tesi, dato che ho finito di leggerlo proprio dopo aver dato l’ultimo esame, e la frustrante situazione sentimentale. Ovviamente totalmente diverso il mondo rispetto ad adesso, con la vita della comunità ebraica ferrarese sospesa ed incerta per il progressivo aumento delle discriminazioni razziali. Alla fine il protagonista per suturare la propria ferita si inventa una relazione tra l’amata Micol e l’amico Malnate, riuscendo così a convincersi che la ragazza lo abbia lasciato per un altro e non perché il loro amore non aveva speranze e quindi ha preferito spegnerlo sul nascere. Una storia romantica e tragica, un tuffo nel passato dove la storia resta sullo sfondo, ma è comunque presente perché influenza in modo decisivo la vita e le scelte dei protagonisti. Personaggi così ben delineati e così veri, che ci viene da sperare fino all’ultimo che possano salvarsi dalla tragedia annunciata, cosa che non è possibile, dato che fin da subito è chiaro che solo il narratore-protagonista è sopravvissuto a quel tempo, ormai racchiuso solo nei suoi ricordi.